Scritta da: Marta Emme

Festa (del babbo) col rewind

O babbo, caro babbetto
fammi entrare per un poco
nel tuo letto (idealmente,
nella tua interiorità). Vò
parlar un po' con te, anche
se oggi par diventato
demodè. È ver che sono
ormai grandina, eppur mi
sento ancor bambina. E un
abbraccio costa poco, ma
può scaldare più del fuoco.
Arriva alla mente che non
son sola tra la gente, che
non sono un incidente, che
con te non scade mai la
mia patente (di essere a
modo). Di questo ho
bisogno, anche se, or, tutto
ciò, lo posso viver solo in
sogno (non ci sei più). Ma
a poco a poco, così, son
diventata grande (forte e
consapevole) e anche oggi
non terrò chiuse, grazie a
te, le mie serrande (i miei
occhi e la mia mente sono
aperti al mondo, per un
futuro che vuol esser
fecondo, luminoso, se mai
possibile).
Composta domenica 17 marzo 2019

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    Scritta da: Marta Emme
    Dedica:
    A tutti i papà che vivono i loro figli.

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