Scritta da: Marta Emme

I signori della nebbia

Una parolina ai petrolieri della minchia,
quelli verso cui più fortemente il buon
senso oggi ringhia: c'è che al popolo tocca
ora stringere la cinghia (devastazione
ambientale per l'inquinamento,
insalubrità, perdite economiche), mentre
voi da nababbi vi lisciate sotto, sotto i
baffi (soddisfatti dei loro soldi).
Senza mai aver pensato, anche in passato,
a riparar, del vostro operato (petrolifero), i
danni, sapendo quanto siamo, noi, i veri
barbagianni. E non investendo quindi in
tutele, realmente, il vostro bel denaro; ma,
già, il cuore di grandi sentimenti, qui, lo avete sempre avuto avaro. Ce lo avete avuto
però per andar, anche con le vostre dame
(sono tutti uomini), di ricchezza, a fare
sfoggio, nel mentre che in testa vi
meritavate in verità un bel pesante moggio
(oggetto campione, per misura). E che
avreste sbagliato direzione è fuori
discussione, perciò, tanto per mettere i
puntini, c'è da riparare ai danni ambientali
anche coi vostri bei quattrini. Da spendere,
piuttosto, in sana e innovativa ricerca (sulle
rinnovabili e risanamento ambientale),
perché di dissesti, anche grazie a voi (e a
chi lo ha permesso: politica proprio proprio sprovveduta?) ce n'è una bella certa
(quantità). È come sulle autostrade, quando
per anni s'è pagato il pedaggio e non per
render più sicuro il nostro viaggio. E assai
chiaro è diventato, poi, questo incredibile
messaggio (crollo ponte di Genova). Ora
non importa se sono stata piuttosto
sempliciotta, non quanto voi nel montar
quella storia galeotta che l'attività umana
(con emissioni di anidride carbonica) non
poteva scioglier la calotta (polare). E ciò
per guidar, con autorevoli chiacchiere
(negli annì 70 e ancor oggi), il mondo
fuori rotta (sui possibili scenari climatici), giacché a sostenervi c'eran degli
scienziati di cui non ci si esprime riguardo
alla condotta (morale). E se sono stata in
tutto ciò (verso autostrade e petrolieri)
proprio tanto, ma tanto, stronza, è sempre
meglio che passar da gonza, così intanto qualche buona idea nel capo del potente
di turno, magari, ronza.
Composta lunedì 14 gennaio 2019

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    Scritta da: Marta Emme
    Dedica:
    A chi opera per i soldi i soldi i soldi i soldi i soldi i soldi senza anima.

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