Quando la notte è un rigurgitar d'insofferenza e il rumorio del silenzio intorpidisce, per placar l'animo mio avvilito volgo lo sguardo alla basilica testimone di mille notti insonni. La collina su cui s'erge pare una coltre di luci che brillano di una luminosità intermittente come fiaccole al vento. Più su, il cielo trapunto di stelle sfavillanti sembra una processione di agili lucciole. Ma eccone una. Una soltanto, imponente e fulgida quasi la tocco a quella stella ho dato un nome: il tuo.
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