Ho visto una pazza andare in giro nuda mentre rideva di atei sorrisi; sfidava il fresco ottobre coperta solo delle sue vergogne. Goffe movenze, quasi abominevoli i capelli arruffati, come velli di gatti neri nati dalla bocca dell'inferno. Grassa la pazza, come chi non ha un solo giorno patito la fame. Ho visto la pazza correre allegra in piazza, dove straniera gente la guardava divertita mentre le sue braccia lasciava danzare in aria che parevano grosse bandiere chiare, flaccide senza vento giovane a pomparle, nel mare dell'età' che avanza. Ho visto la pazza correre, mentre camici candidi la inseguivano, prima di cadere, sullo scuro marciapiede, come un tronco spianato da un fulmine, o un peculiare, insolito volatile colto in volata da un tiro funesto. Ho udito la pazza supplicare pietà, perché la libertà era bella prima di assopirsi con un riso sedato sulle labbra, tra la gente che la accerchiava, ridacchiava e non capiva.
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