Strana mattinata, mi sveglio, mi rigiro in quel letto troppo grande, mi soffermo e, vedo, vedo me e, la mia vita, li accanto a me, starò sognando, provo a parlare ma nulla esce dalle mie labbra e così resto muta, Strano, non mi assomiglia, questa donna accanto a me, scuoto la testa, e, mi accorgo che è la mia vita, una lacrima scivola ed io non posso aiutarla, resto ferma e lascio che arrivi alle mie labbra asciutte, forse quel salato di lacrima le bagnerà, mentre guardo questa vita accanto a me, che come un flash passa davanti senza difese davanti ai miei occhi spenti, oggi sono spenti, chissà mi dico, chissà se, ma non ho più voglia di chiedermi, inèrme resto e guardo la vita accanto a me, non era quello che sognavo, ma è andata così, mi dico, e mi convinco, è andata così, doveva andare così a mentre guardo quella vita accanto a me!
cara amica, non sempre, anzi spesso, la vita non è quella che speravamo, che sognavamo. A volte è giusto e necessario che una lacrima ci scivoli via, anche contro la nostra volontà. Le anime sensibili hanno questo difetto: il troppo pensare, che non ti fa entrare in simbiosi con la superficialità dell'altro, che porta al troppo soffrire, alla troppa solitudine. Non ci resta che guardare la nostra vita accanto a noi e sorridere al giorno nuovo che ci serberà qualche sorpresa. E' la nostra speranza, la nostra salvezza. Ambrogio
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