Invecchiando la casa - la fattura si rivela maldestra. Non è saggio lasciare che fra tegoli e cimasa mi spii la pioggia m'adeschi la luna. Con la vela dei venti sempre tesa d'una all'altra finestra, col sole sempre pronto a una fessura a lusingarmi, a simulare maggio. E non una stagione che mi risparmi: un balbettio divino m'assedia di segreti tutto il giorno; e in sonno - sul cuscino! Non ho scampo né pace. Ma che affanno se a volte una ne tace. Chè quel loro affidarsi, più tremendo che dolce, è così dolce tuttavia che non mi sembra inganno, ma verità - né orgoglio par che sia la risposta dell'anima: "comprendo."
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