Delirassi, chiudetemi la bocca. Non credere, chiamassi un nome in sogno. Soprattutto, negli occhi non guardatemi. Chè incatenato, lacero, alla gogna degli aguzzini (Indietro! Non si tocca! Solo al capestro spetterà l'onore) – qui dalla spia dei miei occhi sorridervi voi lo vedreste, e alla sua sorte, al boia. Come un oltraggio stupireste: niente dell'atteso spettacolo. Un amore reo di morte – innocente.
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