Somiglia a un desiderio musicale questo prato ammirevole di fiori. E i suoi riposi, usciti nella luce primaverile della nostra gioia, respirano silenzi, innamorati dei sentori dell'erba: erba che sogna d'abbracciarsi all'ignuda aria distesa fra le corolle offerte della terra come labbra che il sole apre di baci. I pensieri di musica, taciuti quasi un pudore della primavera, nascondono di fiori le sue curve voluttuose, che la nube imita nei suoi diafani seni galleggianti. Si trasformano in spazio di silenzio melodioso in bei capricci d'oro ond'ella di soppiatto si vagheggia negli amplessi che sognano essere donna, benché la terra maschilmente soffra nell'attesa che l'uomo la sollevi.
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