Steso aldilà del sogno della luce, nel suo volto e nel suo cuore di sole: annegare alle origini, ritorno, e indorare la terra dell'essenza, far obliare a sguardi peregrini il mare, il suo celeste, il suo obbediente riflesso di una volontà suprema: spighe, tendenti a inferni di purezza, chinatevi alla simile più prossima, adorate la luce, il suo discendere al paradiso bruno della terra: e l'insieme sia letto perché poggi la stanchissima schiena, quel suo raggio.
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