Dovrai tenermi nella rete della tua volontà. Non voglio più uscire nel mondo dove il sole sorge e cala senza senso e febbrilmente la luna si riduce in quarti. Qui dentro non c'è né notte né giorno, qui manca la tentazione delle stelle di risollevarsi da un dolore antico per dover precipitare in quello nuovo. Nella tua rete la debolezza è buona. Come una farfalla redenta dalla luce il cuore angosciato si addormenta. Dovrai tenermi con tutto ciò che ho perduto e che mi rende pesante, così pesante come una pietra da far vibrare spesso la rete della tua volontà.
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