La mia giovane figlia, se la vita la spaura nell'anima – che un posto cercandosi, in nessuno si fa quieta-, si stringe chiusa, dura, come nelle sue ciglia la margherita sotto il temporale. Ieri sera era triste: e col suo male s'aggruppava nel sonno. Ma il mattino, dritta come una pianta, spensierata, m'è presso il capezzale, che con l'aroma del caffè mi canta "sveglia", col carillon del cucchiaino.
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