Tu, che senza sospetto mi sei amico, non osare cercarmi. Tu sapessi. Quest'amore che s'apre a tradimento dentro di me – questo coltello a scatto, affilato in cantine d'insonnia e di vergogna, sepolto nel cuscino a tormento dei sogni – cerca te. M'inebrio al colpo che t'assalirebbe all'altezza dell'anima. M'inebria pensare come il volto ti si farebbe pallido, e smarrita l'onestà dello sguardo. Chiaro sguardo – offuscato. Animo – morsicato. Per mia colpa. Tua Eva, divenuta, tuo serpente – io – battezzata!
Commenti