Rinchiusa nell'ombra, prigioniera di un passato Troppo bello per durare a lungo Taciturna ed immobile alla mercé di sguardi curiosi Ed azioni poco interessanti, Quella donna se ne stava. Avvolta nella sua vestaglia Con le mani sul grembo pareva opera d'ignoto artista. Seduta in quella seggiola In quella stanza al secondo piano Di un palazzo sciupato dal tempo. Stava così da anni, Dall'alba al tramonto Ero certa d'aver la veduta li Anche dopo mesi dopo aver saputo Che il suo cuore più non batteva E che il suo sguardo vuoto Sì era finalmente colmato d'infinito In un tiepido pomeriggio d'estate.
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