Sai un'ora del giorno che più bella sia della sera? Tanto più bella e meno amata? È quella che di poco i suoi sacri ozi precede; l'ora che intensa è l'opera, e si vede la gente mareggiare nelle strade; sulle mole quadrate delle case una luna sfumata, una che appena discerni nell'aria serena.
È l'ora che lasciavi la campagna per goderti la tua cara città, dal golfo luminoso alla montagna varia d'aspetti in sua bella unità; l'ora che la mia vita in piena va come un fiume al suo mare; e il mio pensiero, il lesto camminare della folla, gli artieri in cima all'alta scala, il fanciullo che correndo salta sul carro fragoroso, tutto appare fermo nell'atto, tutto questo andare ha una parvenza d'immobilità.
È l'ora grande, l'ora che accompagna meglio la nostra vendemmiante età.
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