Fermo il suo sguardo, come non vedesse Nella mano tremante, Il suo supporto di legno come Gamba finta lo sorregge... Stretto in quel cappotto che sa di morte E odora di conservante, Il passo lento d animale ferito Il grigio ormai esiguo dei suoi capelli Si scompiglia al freddo vento di dicembre. Cammina il vecchio incontro a un altro Natale Con l'ansia e il timore Che sia l'ultimo a vedere Con i pensieri a bambino Ripercorre la sua lontana infanzia Il ricordo dell'antica gioia Preludio di feste sante Nessuna lacrima dai rugosi occhi scende, Il cuore batte lento pero batte più forte Ancora poca passi e sull'uscio di casa Il nipote più paffuto e giovane l attende ... ride il vecchio tra gli incavi dei suoi anni. E il freddo di dicembre Non fu mai più dolce. ANGELA MORI.
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