Piccole mani Tra la polvere Scavano lente Nella miniera Fredda e buia, nasce tristezza dai cupi canti d'un ragazzino, il minatore, maturato già, il fumo copre la sensazione di fame ma la solitudine resta dolente, nell'aria brucia la fiamma d'una candela sola danzante sotto sottile vento impregnato di viva povertà, tra le pietre va, s'incanala lì, in galleria dove scava lo sfruttato pupo che stanco cessa di vivere la vita, l'incubo d'una nottata. Carlo Bisecco, Poesia contro lo sfruttamento minorile (ho preso spunto dalla novella Rosso Malpelo di G. Verga)
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