Or tra i romiti boschi Men vo, ma porto scolto Il tuo vezzoso volto In mezzo a questo sen. Fida ti serba: addio, Tenera Cloe, ben mio, Ah! D'un fedele amante, Cara, rammenta almen. Gorgheggeran gli augelli Fra l'inquïete frondi; O cara, ove t'ascondi? Io griderotti allor. Ah! mi parrà ogni cosa L'amica mia vezzosa, Ma tu rammenta almeno Il più fedele amor. Verrassi un venticello, E con pietosi giri Dirammi: Son sospiri Questi del fido ben. Ma fuggirà l'inganno, Sospiri non saranno; Chè forse non rammenti Il nome mio nemmen. Pastori e forosette Verran con faccia lieta, E al primo lor poeta Diran: Deh! Canta amor! Io mescerò frattanto À mesti versi il pianto, Ma tu rammenta almeno Un infelice ardor. Se nol rammenti, ah! Cloe, Rammentati ch'Amore È meco a tutte l'ore, E squarciami ogni vel; Dirà se tu sè amante, Dirà se sè incostante, E dir saprà se ognora Tu mi sarai fedel. Ma di te, dolce amica, Stolto, diffido invano, Chè benché in suol lontano Mi serberai nel sen. Cos'io ti serbo. Addio, Tenera Cloe, ben mio: Ah! Del più fido amante, O Cloe, rammenta almen.
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