A non fidarti della rondine fai bene se prima del tempo le sue ali schiude e se del sole non ti illudi da trascurare il vento con le sue nuvole le sue tempeste.
Ma non della rondine né del vento il tremore.
Su tutto temi scandalo e rossore, esasperato amor proprio, l'errore non ti hanno accordato vivere. Peccato (virtù)!
Perché è nei sentieri impervi, sconsigliati, errati, che l'uomo si compatta si sfibra provando a resistere nuova estrema situazione, al richiamo della già dal sommo illustrata selva oscura.
Rinunciante donna a te mi saldo: non v'è all'inferno luna ma è dei sensi peggior pena un sempiterno rigido bianco inverno.
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