O notte senza luna!... Come un innamorato ti ascolto e ti contemplo, immoto, estasiato... Qual musica s'effonde sotto l'argenteo manto! Intorno, delle fonti gorgoglia il terso canto qui trema un'adamantina. Perluccia sopra un ramo, là trilla un augellino l'uguale suo richiamo; e come un orologio, tra l'erbe, l'indiscreto grillo ripete l'aspro stridio; dal giuncheto del fiume s'ode il coro dei rospi, come sordi d'un organo lontano evanescenti accordi; e regna sopra tutta la placida armonia, ora mugghiante, ed ora molto sommesso e lento, lo strepito d'un nero lontan mulino a vento... E gli astri!... Oh, quale incanto!... Qual pura melodia!... Nel coruscar metallico, nel vivo palpitare, sembrami udire il rombo del loro eterno andare...
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