C'è chi insegna guidando gli altri come cavalli passo per passo: forse c'è chi si sente soddisfatto così guidato. C'è chi insegna lodando quanto trova di buono e divertendo: c'è pure chi si sente soddisfatto essendo incoraggiato. C'è pure chi educa, senza nascondere l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando d'essere franco all'altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato.
Gli ultimi due versi sono emblematici. Danilo Dolci vede negli altri le potenzialità che è il miglior modo di coltivare in loro la fiducia per crescere
Questa discussione è "fuori dal tempo" - i commenti iniziano nel 2010! - ma è anche l'interesse del discutere di poesia, no?
Mi spiace intravedere nel commento di Gaetano un confronto di valore, proprio il contrario di quanto ci ha insegnato Danilo Dolci, che propone uno sguardo comprensivo - nel doppio senso del termine, ma forse sfugge anche a me, come a Vincenzo, il senso della provocazione di Gaetano.
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