Eravamo giovani nuvole leggere, quando ci incontrammo io e te. Creammo vivaci vortici di vita, nelle stanze infinite del nostro amore. Un giorno aprimmo poi una porta sul mondo, da nuvole fummo pioggia e non senza dolor toccammo cemento, alberi e terra. Realtà provò a separare corpi già uniti, anime mescolate come tempere, senza più confini. Ma nulla fu in grado di scorgere, nel turbine dei nostri colori vide solo un sorriso di luce.
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