Attendendo giorni distanti
e ascolto questo inverno
tra mura odiate, volute
e, amare, attese di pietra,
attese di un respiro che
non sarà mio mi diranno
di quella vita a cui
ho rinunciato. Mi diranno
di quelle distanze che
non ho saputo percorrere,
di quelle distanze che
non ho saputo coprire
con un gesto, un solo gesto,
d'amore.

E allora lascio questa poesia,
in questo inverno. Portala con te.

Ti prego.
Pavely Mir'jevich Areve
Composta giovedì 10 dicembre 2009
Vota la poesia: Commenta