Scritta da: underdog

Dell'udito

S'alza la tua voce, s'attorciglia e s'altera
serpente e vortice, s'impiglia ai miei capelli,
sale ancora, s'ingigantisce si aliena in ruggito
oscura il solito trillo o la parola.
C'è un altro nella tua voce. Io non conosco quest'uomo
che grida di piacere, delizioso straniero
che parla lingue angeliche sopra un letto impuro.
Josefa Parra
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    Scritta da: underdog

    Del tatto

    Avvicinati piano ai miei domini;
    che le tue dita tentino lo spazio
    ciecamente, l'oscurità'che avvolge
    il mio corpo; che costruiscano un cammino
    e giungano fino a me attraverso il velo
    spesso e taciturno delle ombre.
    Salvami con la luce che hai fra le dita
    se mi toccano, scongiura l'indolenza,
    scaldami o ustionami col tatto
    splendido e chiaro delle tue mani.
    Come le farfalle della notte
    fino alla fiamma volerò, da te evocata,
    che preferisco bruciare che restare oscura.
    Josefa Parra
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