Scritta da: Giuseppe Oliva

28 luglio 1981

I tuoi occhi che guardano il cielo di quest'automobile.
Un sorriso, ma troppo lieve.
Labbra pronte per aprirsi a parlare in un'ondata di parole, a diventare rumore, a dividersi in polvere senza colore.
I tuoi occhi nei miei, la mia ombra sul tuo viso e sassi intorno a formare un muro.
E il cielo sopra, le stelle, un'erba nera nella notte, umida e profumata, un temporale, lontano sul mare e il tuo profumo, il tuo sguardo.
E il giorno dopo sorrisi, applausi, parole... ma poi la gente che ne sa.
Giuseppe Oliva
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    Scritta da: Giuseppe Oliva

    14 Settembre 1981

    Sarebbe stato meglio...
    Il tuo maglione per me
    ed hai freddo.
    Un capello alla pagina 99
    e guardarlo, a volte
    e sfogliare tutti i fogli
    e leggerli come insieme

    Sarebbe stato più giusto...
    e non è successo nulla
    e il tuo sorriso, le tue corse
    ed essere vivi, liberi.
    Al buio cercare un sentiero
    al sole perdersi fra i susini
    e prendersi in giro nel volersi bene.

    Sarebbe stato più vero...
    e volerti offrire di più
    e non potere
    per i domani troppo lontani
    per cio che è vero
    per cio che non amo
    e non avere neppure il coraggio di dire

    sarebbe stato più logico...
    Giuseppe Oliva
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      Scritta da: Giuseppe Oliva

      Parlami

      Parlami... parlami ancora
      Di un abito bianco, di capelli al vento,
      Del suono di un organo in chiesa.
      Parlami... parlami ancora
      Del primo vagito, del primo sorriso
      Degli occhi più dolci e più belli.
      Parlami... parlami ancora
      Di Venezia e del tramonto in laguna
      Di Atene e del mare più azzurro.
      Parlami... parlami ancora
      Di occhi di bimba, di piccole tenere mani
      Di sorrisi appena accennati, momenti di gioia.
      Parlami... parlami ancora
      Di una possibilità, di un momento
      Di un abbraccio voluto, di vera poesia.
      Parlami... parlami ancora
      Parlami amore mio
      Parlami della morte.
      Giuseppe Oliva
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