Poesie di Giuseppe Cassano

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Scritta da: GIUSEPPE CASSANO

Sarà

Forse non sarà per sempre
o forse sì
se siamo ancora qui
sarà
per le mie folli gelosie
le tue false ingenuità
per gli sguardi intensi
e muti
una forte complicità
sarà nel sole del tramonto
di una vita
un viaggio sul mare in tempesta
la siesta in un campo di spighe
il canto dei gabbiani lontano
lontano
ma sarà.
Giuseppe Cassano
Composta mercoledì 2 febbraio 2011
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    Scritta da: GIUSEPPE CASSANO

    Come sarebbe

    Come sarebbe, Amore
    se non ci fosse il mare
    con il sole che cala in fondo
    e le mani sfiorate
    nei lunghi silenzi
    dei nostri passi lenti
    un incedere assorto
    con lo sguardo perso
    tra il cielo ed il blu
    per sopportare
    quando tutto ci è contro.

    Come sarebbe, Amore
    se ti vedessi ogni giorno
    davanti alla gente
    e baciarti alla sera prima di dormire
    tra il profumo di fiori appena innaffiati
    e la luna sull'acqua crea riflessi argentati
    che drappeggiano i muri.

    Come sarebbe, Amore
    come sarebbe.
    Giuseppe Cassano
    Composta sabato 15 gennaio 2011
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      Scritta da: GIUSEPPE CASSANO

      Lascia che sia

      Sarà la luce della sera
      a illuminare i tuoi occhi
      splendidi diamanti dal riflesso di luna
      stella, mia stella
      andiamo
      dammi la mano e andiamo
      per una volta almeno
      lascia che sia il nostro amore
      libero
      come un canto di grilli d'Agosto
      come un onda che rompe lo scoglio
      come un volo d'uccelli al ritorno
      come un vento che piega le spighe
      come rosa che sboccia tra i rovi
      lascia che sia.
      Giuseppe Cassano
      Composta venerdì 14 gennaio 2011
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        Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
        Vicoli accecati dal sole
        freddo è il vento sul viso
        il mare risacca lontano
        lontano
        rimestando ciotoli sparsi

        ti tenevo la mano
        per non scivolare
        sulle chianche bagnate
        sei morta a vent'anni
        e non t'avevo cercata
        l'ho chiesto
        all'impiegata delle tombe
        dove era perso il tuo marmo bianco
        mi ha guardato con i tuoi occhi
        lunghi e orientali
        come quelli delle donne nei paesi di mare
        che spiano dal buio delle porte socchiuse
        su vicoli e muri accecati dal sole
        dipinti di bianco
        freddo è il vento sul viso
        mentre andiamo su chianche bagnate
        ti stringi per non scivolare
        come un canto arabo una madre richiama il bambino
        quando il sole sparisce

        adesso dobbiamo andare.
        Giuseppe Cassano
        Composta domenica 12 dicembre 2010
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          Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
          Non era di giorno
          e non era di notte
          un ventaglio
          il lenzuolo caduto formava per terra
          attaccato in un punto ai tuoi fianchi
          come candido velo da sposa
          non era di giorno
          e non era di notte
          volevo parlarti
          con gli occhi negli occhi
          ma dormivi serena
          la tua pelle sapeva di rose
          dalle labbra socchiuse un sospiro
          non era di giorno
          e non era di notte
          e allora scrivevo
          con le dita inseguendo parole
          perse nei vicoli dei pensieri
          mentre ti guardavo distesa
          nuda con le labbra di rosa
          e un lenzuolo aperto
          fissato sui fianchi
          come candido
          velo
          da sposa.
          Giuseppe Cassano
          Composta giovedì 6 gennaio 2011
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            Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
            Anche la luna cambia
            ma i tuoi occhi
            sono quelli di vent'anni
            ridono, cercano, brillano sul cuscino
            giocando con raggi di luce argentata
            anche il vento cambia
            ma la tua voce è quella di vent'anni
            che mi sussurra ancora
            ancora
            la nostra canzone d'amore
            mia rosa
            anche le rose appassiscono
            ma le tue labbra
            sono quelle che a vent'anni
            sfioravano le mie
            ed i tuoi occhi
            ridevano, cercavano, brillavano sul cuscino
            giocando con raggi di luce argentata.
            Giuseppe Cassano
            Composta giovedì 30 settembre 2010
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