Poesie di Giuseppe Bartolomeo

Pensionato, nato venerdì 27 agosto 1943 a Cirigliano (MT) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi, in Diario e in Preghiere.

Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Le foglie secche se le porta il vento
nell'autunno pieno di colori e tristezza
mentre la mente umana afferra ricordi
ritornando alla gioventù per nuovi accordi.

Sulla terra se piove troppo si distrugge tutto
e se non piove mai per i campi sono veri guai.
Se poi sorge un virus che ti chiude nelle case
allora tutto si blocca sia la vita che la morte.

Spesso viviamo in un labirinto tra sogni e realtà.
Non sappiamo prendere il toro con le corna
per vivere sotto il forte sole e le delicate stelle
che ci riscaldano e invitano a baciare cose belle.

Dobbiamo scegliere: essere alberi o foglie secche!
meglio alberi che nascono, crescono e ci danno vita
che foglie appassite, bruciate, calpestate e gettate.
Siamo esseri vivi per salire in alto per non morire.
Giuseppe Bartolomeo
Composta lunedì 31 agosto 2020
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    Ci rifugeremo su colline senza tempo
    dove il cielo e la terra si baciano
    ascoltando il rumore di tuoni e lampi
    che giocano a nascondiglio
    su questa terra che piange.

    Cadono lacrime sulle strade deserte
    dove ogni tanto passa qualcuno che pensa.
    Uomo e natura si conoscono poco
    perché basta un invisibile virus viaggiatore
    per coprirsi la faccia abbandonando il lavoro.

    Ogni tanto una sferzata del genere
    serve all'umanità per sentirsi tutti fratelli.
    Apprendiamo a essere custodi del pianeta
    che è il nostro giardino, la nostra culla
    e tomba dove la vita finisce
    aprendoci nuovi orizzonti.

    Abbracciamoci come fratelli e sorelle
    alziamo gli occhi al cielo con i piedi a terra.
    Rispettiamo questo immenso giardino
    che ci accoglie, ci nutre e ci prepara
    a salire le montagne dell'eterno.
    Giuseppe Bartolomeo
    Composta venerdì 31 luglio 2020
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      Ricorderò i lamenti dei tanti giorni
      trascorsi sotto l'ombra della paura
      di un invisibile virus sconosciuto
      che bloccò gli orologi della vita.

      La paura serpeggiava nel silenzio
      di strade deserte e autobus vuoti
      scuole chiuse e negozi sbarrati
      gente in fila con mascherine rare.

      Era un triste carnevale di silenzio
      nascosto nel cuore di tanta gente
      chiusa nelle proprie case in attesa
      che il virus scomparisse per sempre.

      In pochi mesi il virus ha fatto il giro
      in questa terra chiusa nel suo bozzolo
      dove la vera morte falciava senza pietà
      prima gli anziani e poi gente di altra età.
      Giuseppe Bartolomeo
      Composta venerdì 31 luglio 2020
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        Vedo gente camminare con o senza mascherina
        sotto il sole che abbaglia il futuro e la vita
        di tanti che non sanno come tirare il giorno
        senza lavoro, tristi e senza pane per i figli.

        L'umanità si trova in ginocchio e in attesa
        che qualcuno trovi la soluzione per vivere
        senza paura di un virus invisibile e vile
        che iniziò eliminando i poveri vecchi
        e adesso anche giovani e bambini.

        Rivedrò un'umanità attenta alla vita
        o saremo tutti pasto di un'epidemia senza fine?
        La nostra terra è bella, delicata e con futuro
        se sappiamo amarla, rispettarla e capirla.

        Cerchiamo tutti di trovare una soluzione umana
        senza spendere per armi, bombe e armi nucleari.
        Facciamo di questo pianeta fantastico e delicato
        un paradiso terrestre con fiori e cibo per tutti.
        Studiamo nei laboratori come vivere
        e mai più come uccidere.
        Giuseppe Bartolomeo
        Composta venerdì 31 luglio 2020
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          L'estate di questo anno del coronavirus
          ha imprigionato molti sogni familiari
          distruggendo vacanze sognate o pagate
          uccidendo gente anziana e gente matura
          portandosi anche giovani spensierati.

          Due 2 e due zeri hanno portato sfortuna
          in quest'anno pieno di defunti deceduti
          da questo minuscolo virus sconosciuto
          dichiarando la guerra a dottori e malati.

          La gente si è chiusa come api nell'alveare:
          strade e giardini deserti da mattina a sera
          sfogandosi alle otto di sera sui propri balconi
          per ringraziare il personale di tutti gli ospedali.

          Su tutta la terra i morti sono stati tanti e soli
          collocati in cimiteri antichi o campi nuovi.
          Non sapremo il numero esatto dei tanti morti
          perché alcuni politici contano più i propri soldi
          contenti che i morti non hanno più la pensione.
          Giuseppe Bartolomeo
          Composta venerdì 31 luglio 2020
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            L'estate avanza a galoppo
            seguendo il sole che pizzica
            quando le ombre si nascondono.
            Il cielo è terso e ride
            abbracciando l'azzurro
            riflesso nel mare
            riposando negli occhi
            di bimbi che dormono
            nelle braccia delle mamme.

            Seguo il calore di luglio
            dietro i vetri della stanza
            con occhi aperti dal terrore
            in questa estate tutta speciale
            terrorizzata dal coronavirus
            che adesso uccide i giovani
            dopo la morte degli anziani.
            Cosa abbiamo fatto di male
            in questa terra piena di guai?

            La terra è il pianeta più bello:
            la nostra culla, la nostra casa
            la nostra vita che ci matura
            la voce di Chi ci ha creato
            il silenzio maturo delle notti
            il volo sublime dei nostri sogni
            la speranza di una pace fraterna
            la musica terrestre degli uccelli
            l'abbraccio fraterno fra cielo e terra.

            Meditiamo e preghiamo
            per questa umanità piena di piaghe.
            Giuseppe Bartolomeo
            Composta mercoledì 30 giugno 2021
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              Uccideremo i fantasmi dei virus
              meditando su come ci comportiamo
              in questa terra ricca e prospera
              che ci richiama con la morte
              alla dura realtà dell'esistenza.

              Il microcosmo che ci circonda
              noi mortali ancora non lo conosciamo.
              Raspiamo la superficie della scienza
              senza conoscere i veri segreti
              nascosti nell'aria, nelle acque
              nel cuore e mente della gente.

              Non basta una semplice mascherina
              per coprirci la bocca e il naso.
              Questa nostra patria terra
              ci chiede rispetto, amore e scienza
              per uscire dagli sporchi labirinti
              dove ci siamo messi.

              Apriamo gli orizzonti della mente
              captiamo i segreti viventi nei cuori.
              Usciamo dai labirinti sporchi della terra
              per scalare le vette bianche dell'eterno.
              Giuseppe Bartolomeo
              Composta martedì 30 giugno 2020
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                Giriamo pagina se siamo stanchi
                sia leggendo che piangendo
                sia da giovani che da vecchi.
                Un momento di riflessione
                dà altri orizzonti al tempo
                al cuore e alla mente.

                Riflettiamo nel silenzio:
                nei momenti di tristezza
                quando il cuore batte forte
                il lavoro sparisce e siamo soli
                le vacanze sono perdute per i virus
                e il futuro è un punto interrogativo.

                Sono questi i momenti per aprire gli occhi
                asciugarsi le lacrime e meditare.
                Piangere soli e senza futuro
                non ci aiuta a essere felici.
                Prendiamoci tempo per riflettere
                prendiamo il cavallo con le redini
                cavalcando fino alla meta.

                Alziamo gli occhi al cielo
                sia che il giorno sia azzurro o nero.
                Apriamo le saracinesche chiuse.
                Alleggeriamo il nostro fardello
                sulle spalle o nella mente.

                Apriamo il portone della speranza
                se vogliamo superare paura e virus.
                Abbiamo fede e andiamo avanti.
                Giuseppe Bartolomeo
                Composta mercoledì 30 giugno 2021
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  Cielo di luglio piangente
                  le cui lacrime lavano ferite
                  su questa terra piena di virus
                  dove i morti muoiono soli
                  senza lacrime né fiori.

                  Muoiono uomini e donne
                  ricchi e poveri
                  dottori e infermieri
                  paesani e forestieri:
                  la morte piglia tutti!

                  Mascherine coprono i volti
                  di giovani e anziani
                  ma gli occhi che leggiamo
                  piangono di paura
                  e tristezza umana.

                  Sarà la mano divina
                  o gente senza amore
                  a trafiggere i nostri cuori?
                  Un buon esame di coscienza
                  aprirà nuovi orizzonti
                  su questa nostra terra.
                  Giuseppe Bartolomeo
                  Composta martedì 30 giugno 2020
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                    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                    Apriamo le finestre alla nuova luce del giorno
                    perché il cuore ha bisogno di nuovi orizzonti
                    ascoltando melodie aperte a nuove aurore
                    e la mente che vola dietro vecchie canzoni.

                    Il mattino bagnato dalla rugiada della notte
                    raccoglie anche qualche lacrima amara
                    che scende su guance d'una donna sola
                    ricordando i suoi cari morti sepolti soli.

                    Che tristezza in questa primavera nuova
                    tarlata da un virus che uccide ancora.
                    Siamo prigionieri chiusi nelle proprie case
                    in attesa che giunga l'ora di vivere in pace.

                    Passano i giorni, passano le ore della notte
                    con il sospiro di chi aspetta un'altra aurora
                    con il pensiero trafitto sempre da singhiozzi
                    che restano prigionieri di molti sogni rotti.
                    Giuseppe Bartolomeo
                    Composta giovedì 30 aprile 2020
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