Non aver premura

Perché hai premura?
Fermati un istante
Ascolta il verso delle cicale
In una notte d'estate
Perché hai premura?
Fermati ad osservare
i passi lenti di una tartaruga
Perché hai premura?
Prova ad odorare il profumo della zagara
Nel giardino dei tuoi ricordi
Mentre guardi il cielo stellato
Perché hai premura?
Ascolta il mormorio del mare
in una notte d'agosto
il suo profumo il suo silenzio
Perché hai premura?
Ritorna ad ascoltare
l'eco delle ninne nanne
Le carezze della mamma
La voce rauca del papà
Perché hai premura?
Fermati ad ogni stazione
Che ti conduce a casa
Mentre ascolti il fischio del treno antico
Affacciati al finestrino e fatti
Sporcare di fumo nero in galleria
Perché hai premura?
Impara ad ascoltare il cinguettio
D'uccelli in un bosco al fiorir dell'alba
Perché hai premura?
Guarda negli occhi un piccolo bambino
Nelle corsie delle speranze
Che sorridente ed ignaro
Forse Domani non c'è più
Perché hai premura?
Impara ad osservare lentamente
il sipario di un teatro
quando si chiude
Questa volta però
non battere le mani
Sorridi.
Gaetano Sicilia
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    Ninne Nanne Stonate

    Le foto,
    Vecchie Locomotive e carrozze nel cimitero dei ricordi
    Sembrano mummie impietrite,
    sorridenti ed ingiallite
    Erette ad altarini con cornici argentate
    e fiori profumati di nauseabonda realtà
    Immancabile polvere che invoca luce
    Soffio di vita e di ritorno indietro
    Beato è il ricordo di te
    Di dolci carezze
    Quando cantavi stonate ninne–nanne inventate
    E sussurrarmi buona notte.
    Gaetano Sicilia
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      Alba Sicula

      Tu ritorni
      da strade antiche e da sentieri oscuri
      percorrendo sassi roventi di solo sole
      spenti da onde di mare
      ormai placide e silenziose
      come ogni mattina
      il battere del vento ti schiaffeggia
      il viso
      mentre accarezza gocce
      di pianto
      Muto scenario
      di stelle ormai opache
      al consumar dell'alba
      io son pago.
      Gaetano Sicilia
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        Aci Trezza

        Quella scogliera
        Accoglie ogni sera
        Le proteste del Mare
        Qualche volta sono carezze
        Qualche volta sono schiaffi
        Qualche volta sono rigurgiti
        Qualche volta strani silenzi
        Ma tu muti nel tempo
        Conformandoti alle stranezze della vita
        In una cornice di ricordi.
        Gaetano Sicilia
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          Prestami la tua età

          Per riprendermi il tempo
          di estati perdute
          di primavere intense
          per riprendermi il tempo
          e giocare a dir di no
          per ricordarmi battaglie navali
          indiani e diligenze
          guerre e cavalieri
          prestami la tua età
          per guidare un aquilone
          toccare nuvole nere
          e farle poi piangere di pioggia
          leggera come carezze.
          Si accende allora un sogno
          e la vita ritorna per abbattere
          il teatro dei commedianti falsi
          ma per pochi istanti ancora
          prima di restituirti la tua età.
          Gaetano Sicilia
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