Poesie di Filippo Oddo

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Scritta da: djfmp3
Portami al mare per guardare le stelle di notte e sognare, lascia che le onde accarezzano e bagnino i miei piedi stanchi del lungo cammino
in questa estate che al mio fianco lascia impronte
sulla sabbia bagnata, portami al mare e lasciami ascoltare la musica che dal vento si fa trasportare... dove i gabbiani sanno dove andare in quell'immenso mare per non morire e non lasciarsi andare.
Filippo Oddo
Composta sabato 6 luglio 2019
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    Scritta da: djfmp3

    l'infinito

    È rimasto nell'infinito del mare il suo cuore a sognare, in una terra su cui approdare e il cielo ha ricoperto di stelle il suo incerto futuro, e mani non ha visto arrivare ad afferrare il suo esile corpo nell'abisso del mare
    e morto senza patria e senza terra da fertilizzare,
    un fiore non gli e stato donato
    e libertà gli è stata negata
    da uomini che nel rosario baciano la croce
    e che affidano preghiere al cuore di Maria
    che sa come schiacciare la serpe che prega il signore
    che lascia morire bimbi madri in quel mare.
    Filippo Oddo
    Composta martedì 28 maggio 2019
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      Scritta da: djfmp3
      Le stelle che camminano per il mare
      dalla luce del tempo si lasciano trasportare
      e con la musica del mare poi danzare
      sulle spiagge ora deserti che il vociare
      della gente non sente più mentre i suoi figli che
      continuano a navigare
      e qualche lacrima nel suo azzurro mare spesso versare.
      Filippo Oddo
      Composta mercoledì 28 settembre 2016
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        Scritta da: djfmp3

        Quando la poesia ci parla

        Quando la poesia ci parla
        spesso lo fa con le lacrime del cuore
        che a noi vorrebbero donare.

        Quando la poesia ci sorride lo fa con occhi
        colmi di parole, che come libri
        aperti ad orizzonti infiniti vorrebbe arrivare,

        come gocce d'acqua di mare
        che colme di salsedine si lascia
        trasportare per poi evaporare,

        in sogni che spesso amiamo ricordarne
        i batti che nel silenzio sappiamo ascoltare,
        farli nostri e per sempre
        nella vita non dimenticare.

        La poesia è una frase detta al vento,
        che come foglia cadente si lascia trasportare e miglia di cuore accarezzare
        ci può talvolta essere sentimento o rabbia, dolce o amore
        ma chi spesso li scrive ai tanti del mondo vuole arrivare.

        Poesia è quel bacio dato al mattino,
        poesia è quello sguardo dato con calore,
        poesia è vivere ogni attimo pur sapendo di cadere
        per poi essere pronti a rialzarsi
        poesia è quell'abbraccio dato a un amico,
        poesia è tenersi per mano per continuare nel cammino

        poesia è viversi e mai dimenticarsi,
        poesia è la diversità di un figlio
        che colpe non ha!
        E infine poesia è ricordarsi sempre dell'oggi
        per continuare a vivere domani...
        Filippo Oddo
        Composta martedì 8 settembre 2015
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          Scritta da: djfmp3
          Tramonta nuovamente il sole sul mare
          e dai suoi colori e profumi mi lascio trasportare
          in terre lontane dove non potrò mai arrivare.
          Sognare per un poeta è saper volare
          e con lo scritto poi deve saper parlare
          al sole che sta per tramontare
          e della sua anima raccontare
          il lento tic tac del meccanismo di un cuore malato
          che continua a sognare e pensare al domani
          se il sole sarà pronto a ritornare
          e nuovamente volare.
          E dai suoi venti lasciarsi nell'infinito
          allontanare.
          Filippo Oddo
          Composta mercoledì 29 aprile 2015
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            Scritta da: djfmp3

            Accarezzerò

            Accarezzerò la tua anima come il vento leggero della primavera,
            accarezzerò la terra
            e le sue foglie secche calpestate,
            come il vento della primavera che li leva in volo
            per danzare nello spazio infinito.
            E amarsi nell'oscurità delle ombre della sera
            per poi rinascere nella luce del nuovo giorno.
            Come gocce di rugiada mattutina, pronta a dissetare
            i corpi distesi di giovani in amore
            in quei prati nascosti dei nuovi giardini della primavera.
            Filippo Oddo
            Composta sabato 28 febbraio 2015
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              Scritta da: djfmp3

              Le lacrime di un padre

              Le lacrime di un padre sono racchiuse nei suoi silenzi
              che nasconde fra la rugiada del suo vivere.
              Le lacrime di un padre non posso mai sgorgare verso gli arcobaleni.
              Le lacrime di un padre si devono ingoiare di nascosto e senza mai farle uscire dai suoi occhi stanchi.
              Le lacrime di un padre nascondo dolori infiniti che nessuno riesce a vedere,
              le lacrime di un padre sono i battiti del suo cuore spezzato,
              e nascono nel buio della notte quando nessuno può vedere
              e s'infrangono contro i sogni della notte.
              Le lacrime di un padre spesso bagnano le sue mani.
              Le lacrime di un padre sono le perle nere che la vita gli sa dare,
              le lacrime di un padre si spengo nelle domande che non riesce a darsi, e una lacrima che non scende e un dolore nascosto che condivide sempre con i suoi silenzi, e quella lacrima è un dono nascosto.
              Che l'animo umano non conosce e non conoscerà mai.
              Filippo Oddo
              Composta venerdì 13 febbraio 2015
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                Scritta da: djfmp3
                Come una foglia al vento
                mi lasciano ora volare
                senza sapere dove sostare
                ad ascoltare i silenzi della vita
                che un tempo musica e ritmo
                echeggiavano nelle mia mente.
                E cambiato tutto velocemente
                e la linfa di cui mi nutrivo mi è
                venuta a mancare, e perdo invano
                il tempo per coloro che sapevano
                ascoltare quei silenzi
                che sapevano trasportare verso
                gli orizzonti sconfinati dove il buio era luce
                e la luce era vita, che donavo ai tramontanti
                amici di un tempo.
                Filippo Oddo
                Composta giovedì 5 febbraio 2015
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