Scritta da: Sir Jo Black

A Broken Dream - epilogo

Pietre porose assorbirono in ultimo
sangue fluido e grumoso
e liquido sulle pareti.
Perdòno per tutti
era l'unico balsamo,
talvolta memoria tradita
o macchiata,
talvolta reliquia offuscata
da sguardi di lattice aspro.
Su pietre porose
e gradini di cui non scorgemmo
bramate vette
gocciola ancora sangue devoto
e umori, e vita e lacrime e sudori
cristallizzati da scuse in un'unica roccia
Era Amore, e mistica Speme
ed ultima lacrima caduta nel vano;
era Amore, e religioso Ossequio
e vana parola colata su pietra;
era Amore, e dolce Fiducia
intesa scolpita sul solido angolo;
Era l'eco di ciò che sarà
stato
recitando preghiere mai imparate,
scorgendo dal basso vette agognate,
mai raggiunte, neppure sfiorate.

L'inizio fu noto e cangiante,
per quanto le ombre strisciassero
ridendo agghiaccianti
tra gli anfratti lasciati;
il passaggio fu ardente e dovuto,
spirante bracieri
da ogni poro trasudante
amore umido e vivo;
e la caduta, lenta caduta
che sporca ancora le mie mani
contratte
sia tu ora un coro devoto
di memorie e silenzi e mute affezioni
ai piedi della Scala
della vetta mai raggiunta
sotto il buio mai trafitto

Perdòno, prima che una nuova alba sorprenda
i nostri rimpianti ormai asciutti
Perdòno, prima che la porosa pietra rotoli
distruggendo gradini
sempre più alti
Perdòno, se è vero che amai
le mie mani sudate
s'aprono vivide
al cielo notturno.
Eva Giulia P. (E. G. Pederneschi)
Composta giovedì 1 febbraio 2001
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