Poesie di Edgar Lee Masters

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Scritta da: Silvana Stremiz

Sam Hookey

Fuggii da casa col circo,
perché mi ero innamorato di Mademoiselle Estralada, la domatrice di leoni.
Una volta, dopo aver lasciato digiuni i leoni
per più di un giorno,
entrai nella gabbia e incominciai a percuotere Brutus
e Leo e Gypsy.
Ma all'improvviso Brutus mi balzò addosso,
e mi uccise.
Entrando in queste regioni
incontrai un'ombra che m'ingiuriò,
e disse che me l'ero meritato...
era Robespierre!
Edgar Lee Masters
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Louise Smith

    Herbert ruppe il nostro fidanzamento di Otto anni
    quando Annabella ritornò al villaggio
    dal collegio, ahimè!
    Se avessi rispettato il mio amore,
    forse sarebbe diventato un bel dolore —
    chi sa? — riempiendomi la vita di profumo.
    Ma io lo torturai, lo avvelenai,
    lo accecai, ed esso si mutò in odio —
    edera mortale invece che clematide.
    E l'anima cadde dal suo sostegno,
    i suoi viticci s'intricarono in rovina.
    Non lasciate la volontà farvi da giardiniere nell'anima,
    a meno che siate sicuri
    ch'essa è più saggia dell'anima vostra.
    Edgar Lee Masters
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      George Gray

      Molte volte ho studiato
      la lapide che mi hanno scolpito:
      una barca con vele ammainate, in un porto.
      In realtà non è questa la mia destinazione
      ma la mia vita.
      Perché l'amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno;
      il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura;
      l'ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti.
      Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita.
      E adesso so che bisogna alzare le vele
      e prendere i venti del destino,
      dovunque spingano la barca.
      Dare un senso alla vita può condurre a follia
      ma una vita senza senso è la tortura
      dell'inquietudine e del vano desiderio —
      una barca che anela al mare eppure lo teme.
      Edgar Lee Masters
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Knowlt Hoheimer

        Io fui il primo frutto della battaglia di Missionary Ridge.
        Quando sentii la pallottola entrarmi nei cuore
        mi augurai di esser rimasto a casa e finito in prigione
        per quel furto dei porci di Curl Trenary,
        invece di fuggire e arruolarmi.
        Mille volte meglio il penitenziario
        che avere addosso questa statua di marmo alata,
        e il piedistallo di granito
        con le parole "Pro Patria".
        Tanto, che vogliono dire?
        Edgar Lee Masters
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          La collina

          Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
          l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso?
          Tutti, tutti, dormono sulla collina.

          Uno trapassò in una febbre,
          uno fu arso nella miniera,
          uno fu ucciso in rissa,
          uno morì in prigione,
          uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari-
          tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

          Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie,
          la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la felice?
          Tutte, tutte, dormono sulla collina.

          Una morì di parto illecito,
          una di amore contrastato,
          una sotto le mani di un bruto in un bordello,
          una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale,
          una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi,
          ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag-
          tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.

          Dove sono zio Isaac e la zia Emily,
          e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,
          e il maggiore Walker che aveva conosciuto
          uomini venerabili della Rivoluzione?
          Tutti, tutti dormono sulla collina.

          Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra,
          e figlie infrante dalla vita,
          e i loro bimbi orfani, piangenti-
          tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

          Dov'è quel vecchio suonatore Jones
          che giocò con la vita per tutti i novant'anni,
          fronteggiando il nevischio a petto nudo,
          bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti,
          né al denaro, né all'amore, né al cielo?
          Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,
          delle corse di tanti anni fa nel Boschetto di Clary,
          di ciò che Abe Lincoln
          disse una volta a Springfield.
          Edgar Lee Masters
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Kinsey Keene

            Ascoltate, Thomas Rhodes, presidente della banca;
            Coolbaugh Whedon, direttore dell'"Argo";
            Reverendo Peet, pastore della prima chiesa;
            A. D. Blood, più volte sindaco di Spoon River;
            e finalmente voi tutti, membri dell'Associazione del Buon Costume —
            ascoltate le parole di Cambronne morituro,
            ritto con gli eroici superstiti
            della guardia di Napoleone a Mont Saint-Jean
            sul campo di battaglia di Waterloo,
            quando Maitland, l'inglese, gridò loro:
            "Arrendetevi, prodi Francesi! " —
            là sul finir del giorno, quando la battaglia fu irrimediabilmente perduta,
            e orde d'uomini che non eran più l'esercito
            del grande Napoleone
            si agitavano sul campo come brandelli laceri
            di nuvole tonanti nella tempesta.
            Ebbene, ciò che Cambronne disse a Maitland
            prima che il fuoco inglese spianasse il ciglio della collina
            contro la luce morente del giorno,
            io dico a voi, e a tutti voi,
            e a te, universo.
            E v'incarico di scolpirlo.
            Edgar Lee Masters
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              Scritta da: Silvana Stremiz

              Reuben Pantier

              Sì, Emily Sparks, le tue preghiere non furono sprecate,
              il tuo amore non fu tutto vano.
              Io devo tutto ciò che fui in vita
              alla tua speranza che non volle disperare di me,
              al tuo amore che sempre mi considerò buono.
              Cara Emily Sparks, voglio narrarti la mia storia.
              Tralascio gli influssi di mio padre e mia madre;
              la figlia della modista mi mise nei guai
              e me ne andai nel mondo,
              dove affrontai tutti i pericoli noti
              del vino, delle donne e dei piaceri.
              Una notte, in una stanza di Rue de Rivoli,
              bevevo del vino con una donnina occhi-neri,
              e le lagrime mi riempivano gli occhi.
              Essa credé che fossero lacrime d'amore, e sorrise
              al pensiero d'avermi conquistato.
              Ma la mia anima era tremila miglia lontano,
              nei giorni in cui tu mi facevi scuola a Spoon River.
              E proprio perché non potevi più amarmi,
              né pregare per me ne scrivermi più,
              l'eterno silenzio parlò in vece tua.
              E la donnina occhi-neri prese per sé le lacrime,
              come i baci bugiardi che io le davo.
              Comunque, da quel momento, io ebbi una nuova visione —
              cara Emily Sparks!
              Edgar Lee Masters
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                Scritta da: Silvana Stremiz

                Emily Sparks

                Dov'è il mio ragazzo, il mio ragazzo –
                in quale parte del mondo?
                il ragazzo che amavo pil'i di tutti nella scuola? —-
                io, la maestra, la vecchia zitella, il vergine cuore,
                che di tutti avevo fatto miei figli.
                Giudicai bene il mio ragazzo,
                ritenendolo uno spirito ardente,
                smanioso, instancabile?
                Oh, ragazzo ragazzo, per cui pregai e pregai
                in tante ore di veglia la notte,
                ricordi la lettera che ti scrissi
                sulla bellezza dell'amore del Cristo?
                E che tu l'abbia ricevuta o no,
                ragazzo mio, dovunque tu sia,
                fa qualcosa per la salvezza della tua anima
                perché tutto il tuo fango, tutta la tua scoria
                possa soccombere al fuoco,
                finché il fuoco non diventi che luce!...
                Non diventi che luce!
                Edgar Lee Masters
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                  Scritta da: Silvana Stremiz

                  La Signora Benjamin Pantier

                  Io so ch'egli diceva che avevo accalappiato la sua anima
                  con una rete che lo dissanguò.
                  E tutti gli uomini lo amavano,
                  e molte donne lo compiangevano.
                  Ma immaginate di essere una vera signora, e di aver gusti delicati,
                  e che l'odore del whiskey o delle cipolle vi nausei,
                  e il ritmo dell'Ode di Wordsworth vi rimormori all'orecchio,
                  mentre da mane a sera lui gironzola
                  ripetendo frammenti di quella comune sentenza:
                  "Oh, perché inorgoglirsi quando siamo mortali? "
                  E poi, immaginate:
                  siete una donna ben dotata,
                  e il solo uomo con cui la legge e la morale
                  vi permettono di aver rapporti coniugali
                  è proprio l'uomo che vi riempie di disgusto
                  ogni volta che ci pensate — e voi ci pensate
                  ogni volta che lo vedete!
                  È per questo che lo cacciai di casa
                  a vivere col cane in una sudicia stanza
                  nel retro del suo ufficio.
                  Edgar Lee Masters
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                    Scritta da: Silvana Stremiz

                    Margaret Fuller Slack

                    Sarei stata grande come George Eliot
                    ma il destino non volle.
                    Guardate il ritratto che mi fece Penniwit,
                    col mento appoggiato alla mano e gli occhi fondi —
                    e grigi e indaganti lontano.
                    Ma c'era il vecchio, l'eterno problema:
                    celibato, matrimonio o impudicizia?
                    Venne il ricco esercente John Slack,
                    con la promessa che avrei potuto scrivere a mio agio,
                    e io lo sposai, misi al mondo otto figli,
                    e non ebbi più tempo per scrivere.
                    Per me, comunque, era tutto finito
                    quando l'ago mi trafisse la mano
                    mentre lavavo i panni del bambino,
                    e morii di tetano, un'ironica morte.
                    Anime ambiziose, ascoltate,
                    il sesso è la rovina della vita!
                    Edgar Lee Masters
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