Con "il cuore" ti dissi vivrai e di quella antica profezia oggi potrai saggiarne i frutti.
Non confonda il tuo vedere, ciò che ora l'anima scorge, nel silenzio del suo essere luce saprai condurre i tuoi passi, dove vive il sole pulito dell'amore.
Comprendi la varia natura dell'essere, le mille sfumature di un anima saranno il tuo abito migliore, e del suo canto tu canterai con mille voci.
Guarda negli occhi, quegli occhi che non hanno cuore, ma solo anima nell'anima, e vola alto laddove il sole avrà costruito giaciglio.
Tra le braccia di un nuovo vivere riconoscerai il tuo passo.
Dilata l'anima al canto del mondo e del mondo ascolterai il palpitare intenso;
Dilata l'anima al canto libero del vento che soffia nella luce di un fiore, e danza attraverso i suoi nobili colori;
Danzerai con la musica nel cuore quando l'armonica canzone della vita avrà seminato in te il suo sorriso.
Tu farfalla dalla luce interiore ti solleverai oltre il canto umano per raggiungere la stella del tuo vivere oltre quella oscura nube che nasconde al vivere il suo prezioso tesoro.
Danzerai nei cieli e tu sarai mistica essenza tra i raggi di quella stella che porta il tuo nome.
Dilata l'anima al canto melodioso del vivere, saggia il frutto celato dalla dura scorza di cui ti sei nutrito per consolidare comprensione.
Schiuderai ali immense per librarti in volo nei sentieri incantati di un vivere diverso, dove cibo per l'anima sarà il suo solo canto.
Farfalla in volo aprirai ali che sorprenderanno le stelle del vivere per grandezza e colore, ma l'immensità del cielo non avrà in se stupore, attesa era la tua luce laddove solo luce è.
Arroccato nel cuore, alte e solide mura avrà innalzato la tua paura attorno a quelle che crederai le tue certezze;
Fermerai il graffiare dell'insensato vento ma il tuo invalicabile scudo limiterà anche i semi nuovi;
Il vento troverà muro il muro combatterà vento e il tuo cuore resterà nel suo tormento a ribollir nelle acque stagnanti dove solo il riconsiderare antiche conquiste farà vibrar in superficie le acque ma non ne scuoterà i torbidi abissi;
Riconsidererai alla luce della tua fioca candela e nella penombra della tua comprensione non scorgerai il cielo acceso al di là del tuo muro, che busserà con mani di vento alla tua porta chiusa.
Riconsidererai, sempre e solo bevendo dalle tue torbide acque;
Abbatta le mura l'arroccato nel cuore e faccia transumar i venti dal fuori al dentro e dal dentro al fuori.
Sacra è l'icona dipinta dalla sua mano ma se occhio non coglie l'arcobaleno da quali colori avrà allora attinto le sue tinte.
Abbatta le mura l'arroccato nel cuore e respiri il vento del vivere il suo graffio spinoso altro non è che il guanto della carezzevole comprensione.
A Follia che bussi; A Follia del cui concepir io rifuggo; A Follia che soffochi pensieri e parole che tiranneggi la vita.
Follia asciugherò le lacrime dell'anima e placherò il mare della tua esasperazione.
La follia è il pianto estremo di una anima incatenata; La follia è la porta schiusa per chi respira solo oscurità; La follia è la rabbia inesplosa che trova fiato nel suo urlo estremo; La follia è la voglia di vita che tutto distrugge;
Non cedere alla follia, frena il suo dire estremo Ascoltandola.
Tu ascolterai la tua follia; Tu berrai dalla tua follia; Tu coccolerai la tua follia; Tu comprenderai la tua follia;
La follia è il pianto estremo di un anima che soffre, asciuga le lacrime alla tua anima e il suo pianto cesserà di esistere.
Tu uomo cavalcherai la tua follia come cavallo impazzito girerai a vuoto nel tuo cielo interiore.
Ma di quel cavallo frenerai il passo al vivere sia folle la tua corsa ma nel tuo sol pensiero.
Ascolta la tua follia, essa non è poi così folle ti sta solo mostrando i confini della tua prigione.