Scritta da: Alessandro Zamagna

E il treno partì

E quella voce soave
accarezzava morbida i timpani,
entrava senza bussare
nell'animo e nelle stanze
recondite e dimenticate
dell'ignoto umano.
E quella voce delicata
paralizzava e faceva volare,
sognare fra le nuvole bianche
e nei campi in aperta campagna,
s'insinuava leggera
fra gli sguardi persi
degli innamorati,
immobili nelle stazioni.

E il treno partì...
Composta sabato 30 aprile 2016

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