Esuli da una città di confine, abbiamo calpestato scale consunte per salire fino a due petali dal cielo soli! Oggi non servono parole, è tempo di vedere attraverso i tuoi occhi, il cielo sopra i tetti, seguire, sulla punta delle dita, la tua pelle cercare l'orlo delle tue mutandine, sotto il vestito Lasciarmi travolgere dalla tua onda sentirmi pioggia, che si perde nel tuo mare.
Comprerei per te, un cartoccio di spicchi di sole... Le dico
Sul letto, disteso, osservo la tua figura nuda, seduta sul davanzale della finestra i capelli scarmigliati, da una folata di vento. mentre sorseggi boccate avide dalla sigaretta la sera ha schizzato di ombre e luci lo sfondo del tuo primo piano, assorto.
Non vorrei più andare via di qua amo essere così vicina al cielo, spaziare sui tetti, mi da la sensazione d'essere un gabbiano... Dici
È settembre, il cielo è solo nostro e tu taci così bene, che le mie domande cadono mute oltre il davanzale, dove scorre il tempo di questa stanza. La tua immagine nuda nella cornice della finestra è un quadro astratto che la vita, ha disegnato oltre confine.
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