Toccare con gli occhi chiusi l'aria stanca della sera, confonderla con l'alba di un risveglio lontano. Tenerti prigioniero nell'orlo della gonna, cucirlo con il filo della seta per cullarti sull'onda del mio passo. Entrare scalza nella tua camicia e scivolare piano sulla tua pelle chiara. Danzare persa in una scena e regalarti l'illusione di donna solo tua, io che ho dentro al cuore tanti cuori. Cucire il tuo dolore nell'orlo della gonna, col filo delle spine. Confondere il colore del mio sangue con il vino e illudermi che, ancora, l'ombra della sera nasconda l'alba di un risveglio.
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