Come eco, lontana dagli spalti, inarrestabilmente si dilegua. Vaga come rondini emigranti in cerca del porto sicuro. Errante, talvolta vaneggia, nell'indomito auspicio della vittoria. Tra gli infiniti frammenti, i caduchi tormenti, gli attimi fugaci, le intrepide attese, si diffonde. Ulula palpitante, se il cuore di letizia colma, se dagli animi indefessi si scosta, se da sola, senza l'ausilio di un coro, canta melodie soavi capaci di sussultare l'io.
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