Scritta da: Jacopa Del Gado

E ancora adesso

E fui nel tempo,
nel tempo sono stata
nuvola erratica, salsedine giù al molo,
la trasparenza lieve del mattino.
la nomade irruente, senza pace,
quella che fugge vincoli
e pianti di bambini.

Fu un dio beffardo, un satiro
con vesti lacerate e occhi lustri
a sceglierti per me
nel gorgo turbolento
di quelli che s'arrischiano da soli
e che, da soli, per la terra vanno.

La grande mano aprì e senza cautela
ti scagliò accanto a me,
poi passò ad altro.

E ancora adesso stiamo a domandarci
chi tra quel dio o noi due
rimase stupefatto
dall'esito di quel remoto suo capriccio.

Ancora adesso,
mentre dolcemente,
continuo a lungo a scompigliarti i ricci.

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    Scritta da: Jacopa Del Gado
    Ha partecipato al concorso
    AMORI di_VERSI

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