Cele creatura, unica, inimitabile regina del mio cuore, essenza di candore, femminilità, ingenuità, sensualità ed artefice della mia rinascita, ti supplico: non distogliere lo sguardo da me o ritornerò nel baratro da cui ero giunto.
Stamani mi sento come un mare impetuoso che non può infrangersi sul suo scoglio, perché troppo distante da esso, e rischio di annegare dell'amore stesso che nutro per te.
Il sonno non è più un mio compagno di viaggio e allora la fantasia mi trasporta in un mondo fatato dove scorgo il tuo dolce viso. Provo a disegnarlo coi miei occhi e piano piano seguo le sue perfette linee. Scorgo vari colori: dal giallo grano dei tuoi occhi al rosa del petalo che si posa sulle tue labbra e prende le sue sembianze, e poi infine dal mio cuore la dimora per la tua bellezza.
Vorrei essere il padrone del tempo per essere or ora fra il tepore del tuo abbraccio e farmi ammaliare dal tuo dolce sorriso.
In tua assenza le mie carni si lacerano per poi ricomporsi al tuo cospetto.