Frasi di Giulio Pintus

Nato (Italia)
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Si verificherebbero almeno due condizioni eccezionali se il 2025 fosse perfettamente identico al 2024: la prima sarebbe di natura probabilistica, vista la rarità dell'evento; la seconda, rallentando, seppure temporaneamente, la caduta verso un abisso oscuro cui, pare inevitabile, il nostro paese è diretto, sarebbe di tipo escatologico. Auguri, dunque, per un felice 2024 bis.
Giulio Pintus
Composta giovedì 26 dicembre 2013
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    Natale è un musico: lo sfrigolio dei ceppi di castagno tambureggia sfavillante sul camino, il tintinnio delle posate sui piatti, le risa dei bimbi che danzano, lo schiocco dei baci, le calde voci che chiedono conforto, offrendone per prime.
    Natale compone melodie che elevano ed aprono il cuore.
    Buon ascolto.
    Giulio Pintus
    Composta martedì 5 novembre 2013
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      Il sole riempie ogni cosa, si frantuma in milioni di lucidi specchi tutti in fila fino ai miei piedi, sulla sabbia.
      Il vento tiepido, forte e calmo mi sfiora la spalla e mi giro verso lui, immenso, invisibile.
      Distanti da noi gareggiano nuvole e vele, tu semplicemente respiri, io con te.
      Il mare, immenso e disteso scivola sotto le chiglie e mi sento un poco meno solo oggi, al suo pensiero.
      Note, sospese volano,
      abbasso lo sguardo e ti vedo qui accanto,
      io e te,
      nuvole e vele.
      Giulio Pintus
      Composta mercoledì 21 marzo 2012
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        E mi ritrovo qui a parlare di te ignorando il perché. Una vita passata cercandoti senza mai sentirmi a casa, Ti ho sentito papà, negli occhi dei saggi, nelle parole dei profeti, nell'indifferenza della gente, nella ricchezza degli umili, nell'estro degli artisti, all'alba d'inverno, nelle profondità del mare. Ti ho trovato papà. Solo adesso che sono diventato padre a mia volta, solo adesso comprendo quel vuoto che vi è in me di te, altro non è che il contenitore dell amore che, colmo, posso ora versarle. Perché nessun cielo sarà mai più bello e luminoso, per volare, del cielo di chi ha nere ali tarpate. Né delicato soffio sarà mai più atteso di chi ha rosso, un aquilone mai usato. Ti ho trovato papà, ma non voglio disturbarti ora che, volto alla luce, sereno tra le infinite e perpetue onde della corrente, sei mare. È un semplice arrivederci.
        Giulio Pintus
        Composta sabato 19 marzo 2011
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