Quando interviene un cambiamento, alcune specie sentono il bisogno di migrare, si chiama Zukunrea. Il richiamo dell'anima verso un luogo remoto, inseguendo un odore nel vento, una stella nel cielo, l'ancestrale messaggio induce i simili a spiccare il volo e a radunarsi, soltanto allora potranno sperare di sopravvivere alla crudele stagione incombente.
Finito il tornado, Wister Lane ricominciava a vivere. Un uomo offriva la sua giacca a uno sconosciuto che ne aveva bisogno, una donna divideva il suo cibo con gli altri, una ragazzina univa un cane e una padrona preoccupata. Questo è quello che avviene nella scia di un grande disastro, la gente è più incline a compiere piccoli atti di gentilezza. Tutti fanno del loro meglio per aiutare anche se, sono consapevoli che non sarà sufficiente.
Credevo di conoscerti, e facile credere che cercare la verita, tu pensi di conoscermi ma non sai cosa sono capace di fare tu mi vedi come una ragazza brillante che a tutte le risposte ma non e cosi forse non sono cosi responsabile come tutti credono ma cercherò di migliorare le cose e quando faccio uno sbaglio perche ammetiamolo capita a tutti ti prometto che ti chiedero aiuto. Non posso farlo da sola ma se tu mi darai la possibilita insieme farmo grandi cose, ti prometto che se crederai in me realizzero tutti i tuoi sogni. Il coraggio e una fusione di trionfo e tragedia!
[Stefan restituisce ad Elena il suo diario che ha trovato nel cimitero] - Stefan: Ho pensato che forse l'avresti rivoluto. - Elena: Deve essermi caduto... grazie. - Stefan: Non preoccuparti, non l'ho letto. - Elena: No? Perché no? Chiunque altro l'avrebbe fatto. - Stefan: Beh, io vorrei che nessuno leggesse il mio. - Elena: Hai un diario? - Stefan: Sì, se non scrivo le cose me le dimentico. I ricordi sono troppo importanti.
- Stefan: Elena è affettuosa, è gentile, premurosa ed è altruista e tutto questo è reale. E sinceramente quando sto con lei io dimentico completamente quello che sono. - Lexi: Oh mio Dio... sei innamorato di lei. - Stefan: Già. Sì è così.
- Derek: Meredith. - Meredith: Vattene! - Derek: Aspetta, parliamone un po'. - Meredith: Vuoi parlarne? No e per favore non seguirmi. - Derek: Fammi almeno spiegare! - Meredith: Vuoi spiegare? Sai quando dovevi spiegare? Quando ci incontrammo al bar, prima che iniziasse tutto! Sì, in quel momento dovevi parlare. - Derek: Senti, lo so cosa provi. - Meredith: Tu lo sai? Scusami ma non ci credo, perché se lo sapessi non fiateresti nemmeno, ti volteresti e torneresti subito dentro perché avresti capito che ho una gran voglia di salire in auto e investirti e passarti sopra almeno un migliaio di volte!
[Sandra entra e fa partire un disco: "Il cielo in una stanza"; Raimondo appisolato si sveglia] - Raimondo: Eh!? Che c'è? Cosa... Cosa fai? - Sandra: Ma non senti Raimondo? - Raimondo: Cosa? - Sandra: Ma come cosa? Questa... Questa è la canzone che suonavano la sera che tu mi hai chiesto di sposarti. Ti ricordi? - Raimondo: Aaaah... è vero! Eh... come vorrei che fosse oggi! - Sandra: Ah sì? E che faresti? - Raimondo: Scapperei lontano lontano... - Sandra: Perché? - Raimondo: Ma come perché!? Perché io, quella sera lì, non t'ho chiesto mica di sposarmi! No! Io ho chiesto un tuo parere, una tua opinione. - Sandra: Ma che parere!? - Raimondo: Un parere sul matrimonio! Sissignore! Io ti ho detto: "Se noi due ci sposassimo, saresti contenta?"
C'è un motivo per cui ho detto che sarei stata bene da sola. Non era perché pensavo che sarei stata bene da sola. Lo era perché pensavo che se avessi amato qualcuno, e poi fosse finita avrei potuto non farcela... è più facile stare da soli perché si impara di aver bisogno d'amore... per poi restarne senza. Cosa succede se ti piace... e ti appoggi ad esso? Cosa succede se plasmi la tua vita in base a quello... e poi... cade a pezzi? Puoi sopravvivere a questo tipo di dolore? Perdere l'amore è come un organo danneggiato. È come morire. L'unica differenza è che... la morte finisce lì. Mentre così... potrebbe durare per sempre.