Scritta da: Claudia Di Lembo
in Frasi di Film » Romantico
Non sono mai gentili con la gente: sono gentili con le carte di credito.
dal film "Pretty Woman" di Garry Marshall
Non sono mai gentili con la gente: sono gentili con le carte di credito.
- Ele: ... tu lo conoscevi e non mi hai detto niente?
- Gin: non ti ho detto niente perché mi sembrava così infantile... innamorarsi di una persona così... senza averci mai parlato...
- Ele: come faccio sempre io no? Senti Gin...
- Gin: ... senti... lo so come la pensi... tu al posto mio non perdoneresti mai... come dici tu... è la regola...
- Ele: sai a cosa servono le regole? A non buttarsi troppo in una storia... perché innamorarsi fa paura a tutti... e allora è più comodo nascondersi dietro alla fantasia... Gin... il principe azzurro non esiste... e amare è un altra cosa... è accettare una persona con i suoi difetti e i suoi sbagli... e te lo dico io che non sono mai riuscita a farlo...
Il futuro? E chi lo sa... Cambia tutto così velocemente.
Non posso fare a meno di sentirmi preso in giro. Credevo ci stessimo aprendo. Dovrò andare alla festa arrabbiato. Chissà cosa potrei fare.
Impara l'arte di ottenere quello che vuoi dagli uomini. Non sbattendo i piedini, figlia, ma facendo credere agli uomini che sono loro a decidere. Ecco l'arte di essere donna.
Non accetto da bere dai gentiluomini che mi disapprovano... e specialmente da quelli che sono mantenuti da altre gentildonne. Perciò ecco qua, ormai sarai abituato a prendere soldi dalle signore, no?
Damon: Che palle! Adoro una buona lotta con una ragazza!
-Tyler: Ho passato un brutto periodo, qualcosa di cui non posso veramente parlare e Caroline c'è stata per me, più di chiunque altro nella mia intera vita, e io mi sono innamorato di lei. Non potrebbe essere altrimenti, visto che lei è decisamente incredibile.
Mi dispiace per Katherine. L'hai perduta anche tu.
I grandi non capiscono quanto ci si possa sentire soli da bambini, come se tu non contassi. Io avevo otto anni e avevo delle bambole, la mia preferita era una bambola brutta che io chiamavo Clementain e la sgridavo in continuazione: "non devi essere brutta sii bella!" Che assurdità come se potendo cambiare lei potessi per magia cambiare me stessa.