Uther: Dove sei stato? Merlino: Ho camminato per la mia strada fino agli albori del tempo. A volte io do a volte io prendo. Sta a me il sapere cosa e quando.
Rinunzio ai miei castelli e alle mie terre, qui è il mio dominio, dentro questa pelle di metallo. E do in pegno tutto ciò che ancora ho: la mia carne, le mie ossa, il mio sangue e il cuore che lo pompa.
Non ero destinato ad una vita umana, ma ad essere l'essenza di memorie future. La fratellanza d'armi è stato un breve inizio, un bel momento, che non può essere dimenticato. E poiché esso non sarà dimenticato, quel bel momento potrà ripetersi. Ora, ancora una volta, devo guidare i miei cavalieri a difendere ciò che è stato. E il sogno di ciò che potrebbe essere...
Il Drago è ovunque. Il Drago è in ogni cosa. Le sue squame brillano nella corteccia degli alberi. Il suo ruggire si sente nel vento. E la sua forcuta lingua colpisce come il fulmine.
So una storiella su Gesù Cristo. Fermami se già la conosci. Gesù Cristo entra in una locanda. Consegna tre chiodi al locandiere e gli dice: puoi sistemarmi per la notte?