Nell'Upper East Side è facile pensare che il mondo sia esattamente come appare, raffinato, elegante, lussuoso ma a volte è sufficiente una piccola chiave per aprire la porta del lato oscuro.
Chuck: Sai davvero come ferire le persone. Ti ammiro per questo Blair: È tutta colpa tua! Non avrei mai avuto bisogni di James se tu per primo non mi avessi lasciata in piedi ad aspettarti all'aeroporto. Mi hai costretta a usarlo! Chuck: Non ti ho costretta a fare niente. Eri tu e basta. Non vedi? Siamo uguali. Smettila di opporti Blair: Mi opporrò fino al mio ultimo respiro perché ogni somiglianza con te è qualcosa che odierei di me stessa!
Chuck: Buongiorno Waldorf Blair: Lo era fino a un attimo fa Chuck: Allora, dov'è Princeton? Mi sorprendo che tu l'abbia lasciato scappare Blair: James va a Georgetown, e a differenza di te, non perdo qualcosa solo perché esce fuori dal mio campo visivo Chuck: Non so in che mondo vivi, ma il tuo ragazzetto è uno di Princeton. Ne abbiamo parlato mentre tu giocavi a Dress Up con Serena la notte scorsa Blair: Hai sentito male Chuck! Parla sempre del suo gruppo di canottaggio e del suo club di mangiate. È sicuramente Georgetown! Chuck: So che ha detto Princeton Blair: Georgetown Chuck: Princeton Blair: Georgetown, Serena andiamo!
Blair: Stronzo di un Chuck! Ha perfettamente ragione, non mi piace nemmeno James Serena: Grazie, aspettavo di sentirtelo dire Blair: L'ho abbordato una settimana fa solo perché sapevo di non poter partire da sola. E morirei se Chuck sapesse che mi ha rovinato l'estate Serena: Oh, b, mi dispiace tanto. È stato davvero così brutto? Blair: Potevo anche mettermi nell'armadio dell'hotel e c'era anche lui, e in mezzo a tutti i fuochi d'artificio, il giorno della prese della bastiglia, tutto ciò che riuscivo a vedere era quel Chuck Bass - Tardo!
Era una notte buia e gelida, e una vecchia signora che aveva la passione di costruire puzzle, se ne stava seduta in salotto, al suo tavolo a completare il suo nuovo puzzle, ma mentre metteva i pezzi insieme, si accorse, con grande stupore che l'immagine che si formava era quella del suo salotto e la figura al centro del puzzle una volta composta era lei stessa; con le mani tremanti sistemò allora gli ultimi quattro pezzi, e fissò inorridita il volto di un pazzo furioso alla finestra. L'ultima cosa che la vecchia signora udì, fu il rumore dei vetri infranti.
- Chuck: Sei felice di vedere le nostre famiglia che si fondono, sorellina - Serena: Cosi felice che se mi chiami un altra volta cosi sarà l'ultima parola che dirai Chuck - Chuck: Ti adoro, la prima litigata fra fratelli. Spero ti renderai disponibile per ulteriori ricordi mancanti della nostra infanzia, il bagno insieme per esempio.