Scritta da: Claudia Di Lembo
in Frasi di Film » Commedia
Maccarone, m'hai provocato e io ti distruggo, adesso: io me te magno.
dal film "Un americano a Roma" di Steno
Maccarone, m'hai provocato e io ti distruggo, adesso: io me te magno.
Dobbiamo cominciare a curare il paziente come curiamo la malattia.
A Rimini ogni giorno è il tuo compleanno.
Filumena: "Nu momento Dummì. Una sera mi dicesti "Filomè, facciamo finta di volerci bene"; io quella sera ti ho voluto bene veramente! Tu no, tu avevi fatto finta. E quando te ne andasti, mi regalasti la solita 100 lire. [Filomena apre il ciondolo della collana e caccia una banconota piegata] È quella 100 lire; io ci segnai l'anno, il giorno, poi tu partisti come al solito e quando tornasti tenevo nà pancia così. Ti feci dire che stavo poco bene e che ero andata in campagna. Ci sta un conticino che mi serve, la data che c'ho scritto. Ecco. [Filomena taglia l'angolino della 100 lire e la lancia verso Domenico] tiè, li figli non si pagano!"
Anna puoi sentirmi?
Dovunque tu sia, abbi fiducia. Guarda in alto, Anna. Le nuvole si diradano, comincia a risplendere il sole.
Prima o poi usciremo dall'oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro aridità, del loro odio, della loro brutalità.
Guarda in alto, Anna. L'animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno, verso la luce della speranza, verso il futuro, il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi.
Guarda in alto Anna. Lassù.
Un amore può anche finire... una vera amicizia no.
Eric: E tu che ci fai qui? Non puoi starci.
Bridget: Non sto bevendo. Ma se non balli con me dovrò farlo per dimenticare.
- Eva: Ciao.
- Marco: Ciao.
- Eva: Hai visto? Sono venuta ieri al locale!
- Marco: Ah... bel locale eh?
- Eva: Carino... poi tu sei molto bravo.
- Marco: Mi hai sentito?
- Eva: Beh non... non sono stata molto però.
- Marco: E quale pezzo ti è piaciuto di più?
- Eva: [Silenzio] Non me lo ricordo.
- Marco: Vabbè non fa niente.
- Eva: No dai aspetta non te ne andare.
- Marco: Io non me ne sto andando, mi sto solo facendo i fatti miei come tu ti fai i fatti tuoi.
- Eva: Marco io sto male, ho perso completamente il controllo della mia vita e tu non hai idea del periodo che sto passando e dei problemi che ho.
- Marco: E come faccio ad averne un'idea se io e te non ci parliamo più? Eh? Come faccio? Siamo due estranei, siamo come due compagni di scuola dopo la maturità.
- Eva: Marco... Sono incinta.
- Daphne: Osgood, voglio essere leale con te: non possiamo sposarci affatto.
- Osgood: Perché no?
- Daphne: Beh... in primo luogo io non sono una bionda naturale...
- Osgood: Non m'importa.
- Daphne: ... e fumo, fumo come un turco...
- Osgood: Non m'interessa.
- Daphne: Ho un passato burrascoso: per più di tre anni ho vissuto con un sassofonista.
- Osgood: Ti perdono.
- Daphne: Non potrò avere mai bambini...
- Osgood: Ne adotteremo un po'.
- Daphne: Ma non capisci proprio niente, Osgood! Sono un uomo!
- Osgood: Beh, nessuno è perfetto.
Ma quanto cazzo costano le banane qui a Palermo?