Scritta da: Claudia Di Lembo
Neanche il peggiore dei padri abbandona suo figlio.
dal film "Tokyo Godfathers" di Satoshi Kon
Neanche il peggiore dei padri abbandona suo figlio.
Hai detto che se sapessi volare, non torneresti più giù
Hai occhi solo per quel cielo, quel cielo così azzurro
Devi ancora imparare cosa sia la tristezza
Solo ora stai cominciando a comprendere il vero dolore
Persino ciò che provo per te
Deve essere espresso con le parole
Risvegliandoti dai sogni di un mondo sconosciuto
Apri le tue ali e comincia a volare
Hai detto che se sapessi volare, non torneresti piu giù
Hai occhi solo per quel cielo, quel cielo azzurro
Sai bene che se continuerai a perseverare, troverai ciò che cerchi
Quindi vai avanti, e apri le tue ali
In quel cielo, quel cielo così azzurro
In quel cielo, quel cielo così azzurro
In quel cielo, quel cielo così azzurro.
Manda pure in frantumi le mie illusioni, non ho paura. Tanto non saprei come fare a cancellare la tua immagine dal mio cuore.
Non ti permetterò di diventar un vampiro anche se dovessi farmi odiare da te.
Nella mia tomba non occorre scrivere alcun nome. Se dovrò morire, lo farò nel deserto, in mezzo alle battaglie.
Sai Hachi, si dice che per capire davvero l'importanza di una persona, bosogna prima perderla. Io credo invece che l'importanza di una persona si comprenda davvero quando la si rivede a distanza di tempo. Non sei d'accordo anche tu? Se adesso rivedessi te e gli altri... sicuramente mi viziereste e mi coccolereste come una volta. Questa prospettiva mi spaventa a tal punto che non riesco a muovermi da qui.
Se la felicità avesse una forma, cosa sembrerebbe? Penso che potrebbe somigliare ad un oggetto di vetro. Normalmente non fai caso al vetro, anche se è sempre lì. Ma se cambi anche solo leggermente il tuo punto di vista, inizierà a scintillare riflettendo la luce. Dubito che qualsiasi altro oggetto possa manifestare la sua presenza in maniera tanto eloquente.
Io non farò altro che esercitarmi a dirti addio.Commenta
Prima di incontrarti io ero morto.
Tu eri la foglia baciata dal sole mentre io ero la radice immersa nell'oscurità.