Ti presenterei agli altri, ma dicono che tu sei famoso quasi quanto me, di questi tempi: il ragazzo che è sopravvissuto. Quante bugie hanno alimentato la tua leggenda, Harry, rivelerò quello che accadde veramente quella notte di tredici anni fa. Divulgherò come effettivamente ho perso i miei poteri. È stato l'amore... Vedi, quando la cara dolce Lily Potter diede la vita per il suo unico figlio, fornì la massima protezione... Io non potevo toccarlo, era magia anticha... Una cosa che avrei dovuto prevedere. Ma non importa, non importa. Le cose sono cambiate... Io posso toccarti, adesso!
Io ti ucciderò, Harry Potter. Io ti distruggerò. Dopo stanotte nessuno metterà più in dubbio i miei poteri. Dopo stanotte, se parleranno di te, parleranno solo di come tu hai supplicato di morire e di come io, da signore misericordioso, ti ho favorito.
- Gustave: In nome di Dio, che cosa ti ha indotto a lasciare la Terra Natia cui appartieni e percorrere indicibili distanze per diventare un immigrato squattrinato in una società raffinata e colta che, francamente, avrebbe potuto fare a meno di te? - Zero: La guerra.
Vedete, ci sono ancora deboli barlumi di civiltà lasciati in questo mattatoio barbaro che una volta era conosciuto come umanità. Infatti è quello che abbiamo a disposizione nel nostro modesto, umile, insignificante... oh, fanculo.