Scritto da: JOBYNA
Stanca di lottare x qualsiasi cosa, anche la più banale. Mi sento come se alle volte la vita mi mettesse alla prova, costantemente, incessantemente... accanendosi senza rendersene conto mi sono sempre ritenuta una persona forte, ma ci sono momenti in cui mi ritrovo in ginocchio per terra, con gli occhi gonfi di lacrime ed il cuore a pezzi... alla ricerca di una soluzione... come sempre la troverò, ma questa ricerca estenuante non fa che annichilirmi... rendermi esausta... una volta tanto vorrei che qualcuno mi alleggerisse il fardello, mi portasse un po' in braccio e si prendesse carico dei problemi... anche solo per un po'... giusto x farmi prendere un po' di respiro... ma questo non accade mai... sono lì a terra in preda al panico, in cerca della lucidità smarrita... so che mi basta un giorno... un giorno spalmata a terra, nello sconforto... ma sono lì perché mi sto ricaricando, sto raccogliendo di nuovo le forze e la calma per poter affrontare di nuovo la vita... ma ogni sfida mi rende sempre più stanca, mi richiede sempre più tempo per ricaricare le energie necessarie... ho quasi paura di trovarne sempre meno... e che ne sarà poi? Se non provvedo io, chi lo farà? Non può e non deve succedere... ho sempre trovato una soluzione e lo farò anche stavolta... non posso e non devo arrendermi... non posso permetterlo... se non mi alzo io, non lo farà nessuno x me... nessuno mi porgerà la mano... quindi mia cara, affrettati, non desistere, non demordere, non ti attardare a guardare il pavimento... come la freccia che viene tirata indietro per essere scoccata in avanti, fai altrettanto tu... guarda il cielo e mira ad esso... non concentrarti sulle nuvole... sempre oltre ad esse c'è il sole... sempre e comunque... concentrati sulla ricerca e la conquista del sole... lo troverai perché lui c'è... dipende solo da te, dal tuo atteggiamento nella ricerca, dalla tua volontà di trovarlo.
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    Scritto da: JOBYNA
    Manchi come manca il respiro e l'acqua ad un disperso nel deserto, che anela all'oasi, porto franco e di ristoro... così come io anelo i tuoi baci... il tuo profumo ha intriso le mie narici, la mia pelle brama il tocco delle tue mani e spasima per le tue labbra... striscio tra le dune di questo deserto, cercando come un matto la mia oasi felice... sembra ad un tratto di vedere una palma, una pozza d'acqua che possa darmi ristoro, ma è solo un miraggio... lo sconforto mi assale, ma non mi arrendo... mi appello alle mie ultime forze, recupero dalle mie riserve le ultime briciole di te, e vado avanti... fino a quando la tua mano non si intreccia con la mia... tutto adesso risplende, mi porti all'ombra della palma e mi disseti... ristori il mio fisico e la mia anima, riempi nuovamente le mie riserve... accoccolata tra le tue braccia, non vorrei mai lasciare questa sorgente benefica, ma devo andare avanti, non posso oziare ad oltranza sebbene lo volessi più di ogni cosa... e devo scivolare via dalla tua ombra, e camminare ancora sotto il bruciante sole, portando con me la mia scorta di te, sicura che ti troverò, nuovamente oasi di ristoro, non appena ne avrò di nuovo bisogno.
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      Scritto da: JOBYNA
      Cos'altro non è se non un momento, un qualcosa di passeggero, ma necessario... del resto come può esistere la notte senza il buio? come puoi dare libero sfogo ai tuoi pensieri se non nel buio, nel silenzio della notte? Ma per fortuna nulla è fisso ed immutabile... e quindi non lo è neanche la notte ed il buio... il bello della notte è che prima o poi arriva il giorno, con la sua luce, ad illuminare i tuoi pensieri, le tue giornate, a rischiarare il tuo cuore... quindi non abbatterti se per adesso ti ritrovi nella notte buia... approfitta del suo silenzio per entrare in contatto con la parte remota di te stessa... respira profondamente, metti in ordine i tuoi pensieri... guarda l'orizzonte, sta sorgendo il sole e con esso la nuova te riscoperta nel buio, che sarà più luminosa che mai... più bella che mai... sorgi anche tu... levati nella tua ritrovata bellezza... rinasci e amati... non sei stata più bella di adesso, nella nuova consapevolezza di te, delle tue capacità... abbraccia il nuovo giorno... sarà bellissimo, perché tu hai ritrovato te dopo aver viaggiato nel buio... la tua luce illuminerà te, il tuo cammino ed il cammino di chi avrà la fortuna di tenere la tua mano.
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        Scritto da: JOBYNA
        Amami come fossi un libro. Sceglimi dapprima dalla copertina, ma appassionati a me pagina dopo pagina... ama la mia storia, abbi cura delle mie pagine, stropiccia pure qualche angolo per ricordati di me... evidenzia i passaggi a noi più cari Ma il mio libro non ha una storia con un finale... ti consento di scrivere qualche pagina insieme a me, e se riusciremo ad essere amici, amanti, totalizzanti l'un per l'altro, allora è possibile che arriveremo a scrivere molti capitoli insieme, se non addirittura anche il finale Ma anche nelle migliori storie ci sono dei flash back... a volte necessari, molte volte non lo sono, ma rendono ancora più appassionante la storia... in alcuni casi servono per comprendere meglio delle dinamiche... Ma come ogni libro, nessuna storia e nessun finale è banale e scontato, quindi tu amami come fossi un libro Se ti appassioni a me, io ti garantisco che non ti annoierai mai... saprò renderti felice, curioso, appassionato, ma non ti nego che qualche volta ti farò adirare o piangere... ma sono tutti sentimenti naturali, insiti nell'uomo, necessari perché la storia non sia noiosa, del resto i colpi di scena sono necessari... ma tu promettimi di sfogliarmi con cura, di apprezzare ogni mia pagina, ogni capoverso, ogni rigo, ogni parola, ogni singola lettera... magari il più delle volte non ne comprenderai il senso, ma tu amale comunque... fanno parte di me, fanno parte di quel libro che tieni in mano e che ti chiedo di amare.
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          Scritto da: JOBYNA
          Ricordo ancora quei momenti... avevo solo 10 anni... eravamo tornati dalla spesa del sabato, quando squilla il telefono di casa... mio zio in lacrime ed angosciato, lui poliziotto ci chiede di accendere la tv e guardare il tg... immagini confuse, fumo, cumuli di macerie, voragine, distruzione... disperazione... disperazione di quegli agenti sul posto, con le mani ai capelli, consapevoli che la bestia (non la chiamerò cosa nostra, perché non è mia) doveva essere davvero disperata per colpire in quella maniera... si era passati al terrorismo... la tv dava ancora qualche barlume di speranza riferendo che falcone non era ancora morto, era grave... e allora la speranza cresceva... forse la bestia non era riuscita del tutto nel suo intento... fino all'edizione speciale in cui annunciava anche la morte di falcone... la bestia aveva colpito ed affondato... ma quella voragine sull'asfalto è diventata la voragine nelle coscienze delle persone, non tutte in realtà e purtroppo... quei detriti hanno colpito in faccia tutte le persone che guardavano attonite la tv... ed io bimba di 10 anni, cresciuta non nella palermo bene, in un rione di periferia già minato dalle sue difficoltà, in quel piazzale in cui diversi anni dopo la bestia colpirà anche don pino puglisi, non chiedevo cosa fosse successo... non ce n'era bisogno... ascoltavo i tg, vedevo la tristezza negli occhi dei miei genitori, delle mie sorelle, in realtà negli occhi di tutti... e sapevo quello che non volevo essere... non volevo piegare la testa, non volevo asservirmi a questi delinquenti, che nel 1992 hanno utilizzato il tritolo, ma che in un crescendo di delinquenza hanno utilizzato acido sui bambini (quando la mafia degli uomini d'onore aveva come codice di non toccare donne e bambini)e altri atti terroristici e delinquenziali, perché la bestia aveva trovato qualcuno che era riuscita a ferirla, a dimostrare alle persone che non era invincibile, ha permesso di abbassare un po' il velo dagli occhi delle persone... e allora tanta gente da lì in poi ha preso coscienza, si è munita di un cucchiaino ed ha cominciato a svuotare il mediterraneo... ma siamo sempre non abbastanza... adesso la bestia non usa più il tritolo, ha capito che potrebbe essere la sua fine... ha cambiato rotta, ha indossato i colletti bianchi, non usa più la pistola, ma il microfono, il suo palcoscenico non è più l'autostrada, è il palco di un comizio... e ti lambisce, ti promette, ti rassicura, ti rabbonisce, facendoti credere che l'asino vola, che ti infilza sul tuo nervo scoperto e ti dice cosa vuoi che ti venga detto, anche se il più delle volte alle parole non seguono mai i fatti... ti promettono soldi, lavoro, che tutto cambierà... ma in realtà niente cambia... dal 1992 al 2008 ho cercato di fare la mia parte... ho preso anch'io un cucchiaino... ho cercato di combattere tutti quegli atteggiamenti ascrivibili alla mafia... la prepotenza, l'arroganza, il viscidume... ma purtroppo tali atteggiamenti riconducibili alla bestia, erano troppo radicati... mi sono rimboccata le maniche, con le lacrime agli occhi ed il cuore mesto, ho preparato le valigie... una noce sola in un sacco un scrusci... dovevo pensare al mio futuro... potevo restare e continuare con il mio cucchiaino, ma mi sono arresa... egoisticamente ho lasciato il cucchiaino per cercare di trovare un posto dove magari potevo trovare più senso civico, ma soprattutto un diritto di ogni uomo, il lavoro onesto... perdonami falcone, perdonami mamma sicilia... mi sono arresa... ma ho promesso a me stessa che non abbasserò mai la testa, e quel cucchiaino l'ho sempre con me e lo utilizzerò quando vedrò usurpati i miei diritti, quando con violenza mi si vorrà togliere la parola... sì perché cari miei perbenisti del cazzo, ogni volta che mi impedirete di esprimere il mio pensiero, vi arrogate il diritto di togliermi la parola, sappiate che vi state comportando come vuole la bestia... non occorre uccidere un uomo per essere mafiosi, basta negargli un diritto per esserlo.
          Composto sabato 23 maggio 2020
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