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Scritto da: ELIO BLANCATO
I vantaggi di un'Italia infetta

Se sentite dire che in Italia mancano i tamponi rinofaringei per il coronavirus (Covid-19) non credeteci. Ci sono infatti diverse aziende che li producono, e tra queste anche una ditta di Brescia, la Copan Diagnostics, che ne produce diversi milioni ogni mese e che li vende in quasi tutto il mondo.
Ciò che invece manca in Italia è la volontà di farli, dal momento che il Ministero della Salute ha dato disposizione di sottoporre a test soltanto le persone con sintomi manifesti.
Scelta perversa e nefasta, per alcune evidenti ragioni.
Per prima cosa, fare i tamponi solo alle persone sintomatiche vuol dire non fare alcun tipo di prevenzione (nè quella primaria, né quella secondaria), ma far giungere ai Pronto Soccorso pazienti con la polmonite già conclamata, e quindi in condizioni tanto gravi da necessitare di ricoveri in unità di terapia intensiva, sovraccaricandoli a dismisura e saturandoli rapidamente, a discapito anche di tutti gli altri malati che necessitano di monitoraggio e supporto continui. Questa, incidentalmente, è anche una delle cause per cui in Italia il numero di decessi è così alto da aver già superato, ben prima del picco dei contagi, persino la Cina.
Una seconda ragione è che non facendo tamponi a chi sta apparentemente bene, non si possono individuare i "portatori sani", ossia quelle persone contagiate ma asintomatiche che, non sapendo di esserlo, non prendono precauzioni e sono quindi in grado di infettare tutti coloro con cui entrano in contatto. Se poi si pensa, da studi recenti, che una persona su quattro è "portatore sano", si può facilmente capire perché in Italia il contagio da Covid-19 si stia diffondendo così rapidamente e in maniera esponenziale.
Da qui la misura tardiva del Governo di non muoversi più da casa, lasciando però che i "portatori sani" contagino tranquillamente i propri familiari e tutti i conviventi. In tal modo si può arrivare ad infettare anche il 70%-80% dell'intera popolazione italiana.
A Giorgio Parisi - uno dei più autorevoli scienziati italiani, esperto di fisica teorica nel campo dei sistemi complessi, nonché presidente dell'Accademia dei Lincei - che sosteneva che il numero totale dei contagiati in Italia era fortemente sottostimato e che pertanto bisognava cambiare strategia e fare più tamponi, ha replicato Giovanni Rezza - direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità – dicendo che "la decisione di fare il tampone solo alle persone con i sintomi è una strategia fatta per massimizzare i vantaggi".
Ma, a quali vantaggi si riferisce, signor Rezza? Forse a migliorare i conti dell'inps, che non dovrà più pagare migliaia di pensioni di anzianità e vecchiaia o forse ad abbassare l'età media della popolazione italiana che era tra le più longeve al mondo o forse a creare posti di lavoro negli impianti e nelle società di cremazione?
Deve spiegarli bene questi vantaggi, soprattutto a coloro che stanno piangendo i propri cari e che non hanno neppure potuto salutarli.
Composto venerdì 20 marzo 2020
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    Scritto da: ELIO BLANCATO
    È proprio in momenti tragici come questi – di pandemie o di altri disastrosi eventi – quando c'è il rischio concreto di perderla, che si capisce quanto valga la vita e quanto sia importante per ciascuna persona non lasciarsela portar via.
    Composto lunedì 16 marzo 2020
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      Scritto da: ELIO BLANCATO
      L'emergenza Coronavirus ha riportato alla ribalta un'emozione di grande rilevanza per la sopravvivenza umana, la paura, sempre presente in ognuno di noi, ma mai così apertamente confessata. Questa dote istintuale - fissata nel nostro patrimonio genetico ma anche in quello degli animali - ci permette di avvertire la presenza di un pericolo o di una minaccia e di porre immediato rimedio scegliendo la soluzione che in quel momento ci sembra più conveniente per la nostra sopravvivenza: la lotta o la fuga. Nel caso della pandemia da Coronavirus, essendoci preclusa la possibilità di lottare in quanto non ci sono vaccini e neppure terapie specifiche, non ci rimane che la fuga, che in questa situazione di emergenza si concretizza nel più totale e assoluto isolamento. Facciamolo tutti, per favore, e facciamolo bene per noi stessi, per i nostri cari e per tutte le persone che vivono in questo nostro meraviglioso paese, l'italia.
      Composto lunedì 16 marzo 2020
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        Scritto da: ELIO BLANCATO
        Oggi si parla troppo, e troppo spesso a sproposito, perché si ha la brutta abitudine di questionare su tutto, anche sugli argomenti più banali, futili e oziosi. Si parla sempre troppo, e per mille ragioni diverse: per abitudine, per vanità, per ascoltarsi ed essere ascoltati, per interesse, per convenienza, qualche volta anche per sentirsi vivi e, solo raramente, per far emergere dal proprio cuore la verità e dire finalmente ciò che si pensa davvero.
        Composto giovedì 12 marzo 2020
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