Le lunghe e gelide mattine, quelle in cui il tetto è un cielo nervoso, grigio come te, sull'esordio di una tempesta, che sa nascondere i suoi veri limpidi colori, sono lunghe e gelide come lunghi e gelidi i tuoi silenzi. Questo mi auguro: che tu possa sempre mostrare il tuo vivido profumo agli altri, se non a me. E la brillantezza propria tua, che serbi nascosta in quel cuore di vetro, che a me si era fatto specchio, lasciala uscire, sprigionala. Così come il tuo cuore non fu destinato a vivere opaco, anche le tue mani e le parole tue... da liberare al vento.
Commenti