Ho accarezzato per ore la sua schiena. Ogni suo angolo. Le sue spalle nude. Le sue braccia. Ho accarezzato i suoi capelli, il collo. Maledetto collo, così bello. Dormiva. Continuavo a non distogliere lo sguardo su di lui. Continuavo ad accarezzarlo. Gli ho preso la mano, si è bloccato alla mia, tra le mie dita. Come se fossero dei lucchetti. Si è svegliato, forse perché ho smesso di accarezzarlo. Mi ha abbracciato. Mi ha baciato. E con quei occhi mi ha fatto un discorso assurdo, la testa mi rimbombava. Nonostante il silenzio tombale. Quanto amo parlare con lui. Lui si, sa parlare con gli occhi.
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