Scritto da: Fragolosa67
Esistono due sentimenti importanti per l'organismo. Sono l'amore e l'odio. Questi due stati tipici di ogni essere vivente danno modo all'organismo di creare delle formule di natura chimica capaci di rilasciare nell'aria miscele gassose sotto forma di particelle atomiche che costituiscono le molecole aeree insieme all'ossigeno e agli altri composti di natura gassosa e acqua. Lo facciamo sia respirando e inspirando che attraverso la cute per osmosi. Il pensiero condiziona l'energia quindi è normale che le molecole rilasciate siano condizionate dalla personalità e dalle emozioni degli individui che respirano.
Lo stato umorale influenza non solo l'ambiente inquinandolo o bonificandolo, ma se ricco di negatività può essere considerato luogo inquinato per negatività che è indistruttibile. La negatività la possiamo spostare, disfare con molecole ioniche positive quindi trasformarla ma non distruggerla. Essa si ricompone allo stato originario immediatamente dopo e rimane stanziale lì anche per secoli. Provate ad entrare in un carcere vuoto o all'interno di un campo di concentramento dismesso. Mantenete il silenzio e respirate. Proverete dolore incondizionato e ferite che non sono vostre. Riuscire a distruggere le negatività comporterebbe dimostrare che noi siamo in grado di distruggere il respiro divino e questo non è possibile. Infatti, la positività e la negatività contengono tracce del nostro respiro che si auto-rigenera ogni giorno. Noi stessi siamo il respiro che espelliamo e rimandiamo nell'aria in forma atomica disciolta. Un po' come le formiche che quando camminano lasciano messaggi alle compagne. Noi rilasciamo ferormoni e attenzione di pericolo sotto forma di sostanza chimica aerea. Anche quando andiamo via, tracce del nostro respiro rimangono perpetue nell'aria e chi rimane le respira.
Un ambiente inquinato porta malattia, malumori e altre casistiche che il guaritore verifica e agendo con la preghiera e il suo prana può monitorare o bonificare dalle negatività immettendo energia positiva nell'ambiente. Se la negatività è alta non ci riesce e deve trasferirla in un punto neutro lontano dalla vita umana. Oggi, questa pratica la fanno i sacerdoti quando vanno a benedire la casa in prossimità delle feste natalizie. Da sempre è stata una capacità innata dei pranopratici. Essi riescono a dare soffio vitale positivo utilizzando il perdono, la preghiera e la loro energia positiva e benefica. Per fare un esempio, se prendiamo in considerazione un luogo che ha subito un atto violento o una ingiustizia o addirittura un omicidio ci renderemo conto andando a visitarlo che l'aria del luogo è sinistra e negativa. Qualcosa di quell'ambiente non ci convince e sentiamo la necessità di allontanarci dal sito. Anche dopo che delle persone hanno litigato, se si entra nella stanza dove è avvenuta la lite, l'estraneo ai fatti, malgrado non gli sia detto nulla avverte la negatività nell'aria. Essa è inquinata. Questo si avverte in modo spontaneo e inconscio. In verità captiamo anche la negatività addosso ad una persona solita danneggiare gli altri. Dopo che fa danni imbruttisce nell'aspetto e si accorcia. Anche le modifiche dei tratti del viso verificati a lungo termine sono palesi. Il negativo vive delle contratture e respira senza equilibrio. Inoltre, se almeno una delle vittime di quel luogo non perdona le offese ricevute con dolo morale e non restituisce positività all'ambiente per i fatti sopra descritti, ciclicamente avverranno sempre come se un destino tiranno creasse un bardo o un Karma. In questo modo sono caduti grandi imperi e sono sparite delle famiglie per disgrazia di destino. Si sono estinte. Le persone respirano il male e ne sono soggiogate. Influenzati da questi ioni si comporteranno come i predecessori. Il luogo avrà così sempre delle vittime falsamente spontanee.
Inoltre, la saturazione della negatività comporterà la possibilità di rendere l'ambiente fertile per i microorganismi, le cariche batteriche e virus che come spazzini, produrranno veleni che sono causa di patologie attivate ai respiratori di quel luogo. In ambienti troppo saturi di malvagità, le persone ridendo del male altrui assorbono maggiore quantità di aria quindi di conseguenza più ioni negativi che poi rilasciano tranquillamente a casa, quando sono a contatto con i famigliari e gli amici. Mentre si rilassano compiaciuti per i loro atti vergognosi. Questo crea patologie gravi come la degenerazione di cellule e quindi cancro e danno d'organo non solo alle vittime ma anche ai persecutori della stessa. Il male è sempre fonte di disgrazia e destino infame.
Il perdono dunque, diventa una necessità chiesta a gran voce da tutti perché capace di neutralizzare gli ioni e restituire un ambiente equilibrato. Questo è il senso del perdono. La soluzione chimica che esce dall'organismo di chi perdona, contrasta e modifica gli ioni negativi restituendo felicità e armonia futura anche per chi arriverà dopo. Il perdono lo deve dare un offeso in quanto le sue molecole sono compatibili con quelle negative disperse e quindi capaci di legarsi. Il perdono si può dare anche a distanza perché l'energia primaria dell'individuo rimane ingabbiata per un raggio all'interno del luogo fino a quando non si crea la bonifica energetica. Il perdono rompe il cerchio del male e ogni calamità che se altrimenti sarebbe continua nel tempo. La popolazione non potendo accedere alle formule chimiche dell'aria intuisce la correlazione tra malvagità e patologie degli aggressori e quando la malattia fa il suo decorso confermato, si pensa ad una giustizia divina. Io oserei dire che si tratta di giustizia che arriva dalla chimica.
A questo punto c'è da chiedersi: è più cattivo il malvagio o chi alla luce dei fatti verificati essendo vittima non concede il perdono?
La domanda non ha una risposta e non può averne una. Questa è una delle domande che sono da considerare dogmatiche in quanto chi non perdona rimanda a Dio il giudizio e fa continuare il ciclo del male con ciò che questo comporta per tutti. Il male a prescindere da chi lo fa, crea danno sociale perpetuo e sofferenza allargata.
Composto martedì 9 ottobre 2018

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